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mercoledì 10 giugno 2009

Atutte e tutti

Io ho una matta paura che lo strafottente si monta la testa,perche,essendo l unico uomo che ha il coraggio di affrontarci,quando diciamo tutti,é solo per lui....ma poi penso che chi se ne frega?forse poverino lo compensiamo delle bastonate a scopa della suocera e le ramanzine che certamente avrá dalla moglie,perche Rita certamente é una donna decisa e forte,senó come resisteva?aiutava sua madre a dargli scopate in testa no?invece,a ció che sembra lo sopporta...Poi non capisco che ce vene a fá?Io gli scrivo e isse rice “uhé”,manco risponde.,e dire che gli dico pure cose carine quando riesco a trovarne qualcuna.Dunque,quanto a ció che dice Anna é vero.Io sono entrata con la richiesta  all universitá per ritirarmi,perche siccome avevo diritto giá da anni,poi,qui ho il vantaggio che lo stipendio non cambia di una virgola,da alcun tempo pensavo di farlo e fare  della mia vita cento mila altre cose studiare il russo,quando mia madre era viva gli avevo detto  potevo accompagnarla in qualche viaggetto(ne avevamo fatto alcuni,ma poi ho scoperto che la mia compagnia non era tanto piacevole,io sono un poco chiusa, a lei piaceva mangiare per esempio, e  si innervosiva quando io dicevo”ti faccio compagnia” ma mangio dopo,perche preferisco onestamente mangiare quando ho fame,magari piu volte e non fare4(come faceva lei dei pasti completi)insomma,sapete quando uno si immagina di fare tante cose che con i tanti impegni che si hanno in un impiego(specialmente nella ricerca),campo,laboratorio,corsi,allievi da orientare,riunioni ,per la piu parte inutili.Papá mio diceva con ragione,che nei progetti della FAO durante la sua vita professionale,quando non si volevano risolvere problemi si creavano delle commissioni,che solo per crearle ti facevano perdere mesi e mesi......ed é vero.Poi siccome fin dall inizio partecipo del progetto al Piaui ,sono stata tra le prime tre ad andarci,lí é casa mia,posso continuare le ricerche senza bisogno dell universitá per niente.La Fumdham é nostra,e il lavoro mi interessa.Passato un po di tempo(anni direi) molti colleghi e amici si sono ritirati,e siccome andare a vivere al Piaui non é certo ció che ambisco....per lavorare basta qualche mese all anno,perche il materiale é li,i lavori sono li dove abbiamo laboratori,biblioteca ecc,perfino molto meglio che qua......ma viverci no.Con il termpo mi sono guardata attorno,e ho cominciato  a costatare che dei bei progetti di fare mille cose poi alla fine non ne riesci a fare nessuno,o pochissimo,anzi ti abitui in un marasmo del dolce(non tanto) fare niente,e cosí resti,e allora mi é venuto il panico,l anno ha 12 mesi,metti tre alternati al Piaui e poi?seduta a casa nel tavolino a lavorare sui dati?a ruciuliarti ,dico con te stessa,io poi che non sono una persona allegra per natura,ho senso dell umore ereditato da mio padre,ma le cose riesco a vederle con umore dopo passate, non sul colpo.,e non é falsa modestia,io lo so che non sono una persona facile neanche per me stessa,farei é peggiorarmi ancora di piu.....e allora é un anno che  lotto contro me stessa(perche la pensione richiesta é irreversibile)e ho avuto una ante-prima di cosa sarebbe la mia vita.,...e allora cerco da ben un anno di trovare una soluzione.Il mio Direttore all instituzione ,che mi conosce da sempre,due volte mi propose di fare un contratto come “ritirata”,di un anno.Basta fare un progetto(che non mi manca) di lavoro,cher all universitá per ora é permesso(cambiano sempre le cose lí)quindi non é realmente un contratto di lavoro,é un progetto da sviluppare,e io avevo il dubbio se potessi qui a São Paulo,sottoporre un progetto con base sul Piaui....cosi che l altro giorno ci siamo trovati e ne abbiamo parlato e lui mi ha detto che dá un parere favorevole,e cosí io ho deciso che alemno per un anno(poi si vedrá) faccio una transizione piuleggera(per me) dal  lavoro al non lavoro.Voi direte che comunque al Piaui potevo lavorare,difatti non avevo bisogno di avere nessun contratto per svolgere il mio lavoro lí,il problema vero é  solo di  carattere psicologico,il panico che mi ha preso,va a sapere perche.Poi il piu grave é che giustamente per questo  era un problema molto personale al quale nessuno apoteva aiutare,eo io che dovevo trovare la via di uscita,e naturalmente,non avnedo con chi dividere le tue angustie tutto diventa piu difiicile,...magari parlarne si,ovviamente con Anna e amici,ma voi sapete come é...tutti pensano per primo a consolarti....vedrai che,non ti preoccupare,....ecc...eccc.invece lá bisognava prendere delle decisioni e non consolarsi che non serviva a niente.vedrai che.....e chi sa cosa vedró.Io invido tanto pochissime persone che conosco(in realtá una) che si é messa a fare altri corsi(ha tante abilitá pure manuali) che io non ho.,tanti interessi,che io non ho,certo sarebbe diverso.Credo aver schiarito la cosa vi pare?Il blog mi ha molto aiutato a tenermi su e vi ringrazio,ma  voi sapete che giocare allo struzzo finisce sempre male,io dovevo comunque decidermi per qualcosa......ecco.mi fa terrore é abbandonarsi,si comincia a non curarsi per niente(giá non sono un tipo vanitoso per niente,mai stata)insomma ACCOMODARSI é una cosa che mi ha fatto sempre paura,per questo,come dice anna io sono sempre stata in movimento,penso é temperamento no?Un abbraccfio a tutti e Maria Rosa complimenti per il tuo italiano,io ti capisco perfettamente,pure perche nelle tue  parole metti i tuoi sentimenti,e quelli si capiscono a volo se la persona,come te,é spontanea.Un abbraccio a tutte e TUTTI(uno) Silvia

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