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domenica 5 marzo 2017

Lucia e tutte

Cara Maria Rosa Vallone,..
.... mi rallegra che quei brutti giorni siano passati, che il piccolo Dalmiro sia guarito e cominci l'asilo,...certo che tutto quello che accade ai nipotini sono esperienze forte!
Questo fatto della responsabilità di custodire bambini e tutto un problema. Personalmente non porto più i nipotini a casa da cuando sono cresciuti a meno che vengono coi genitori . Abito in un quinto piano e ho un terrazzo senza protezione per bambini,..sebbene più grandi anche sono più rivoltosi e allora devo restare con tutte le finestre chiuse per precauzione,..il mio terrazzo ha un disegno dificile di adatare la protezione.

Cara Lucia,
da tempo che voglio scrivere, di fatto ho cominciato due mail che non ho finito e sono rimasti nel "borrador" del computer.
Ho la solita attivita, un pò più pesantina dovuto a che mio genero da genaio che é sempre in viaggio suonando nei concerti di questa epoca del anno,.. gli ho fatto un po di sopporto a mia figlia e bambini.
Inoltre con le giornate di estremo caldo che non ci hanno dato sosta,.. ritornavo alla note sciolta e pregando perche non mi togliesero la luce.
Per fortuna questo estate non sono rimasta senza condizionatore, credo sia perche hanno lavorato tanto nel mio quartiere per rinovare i cavi sotterrani e le casse di distribuzione,...altri quartieri più popolati come quello dove abita Claudia ancora le opere non sono al ordine del giorno. La questione è, che sebbene le bolete sono aumentate, pian piano si comincia a vedere alcuni risultati.
Riguardo al momento che stai passando, credo capirti,...forse sono momenti di incertezza,. di mettere nella bilancia tutti y pro e i contra per poi decidere quello che ti conviene tenendo in conto il tuo desidero ed emozione,..ma anche della tua sicurezza,..forza che tu ce l'hai!

Bellissima foto nella piscina!
La storia del cagnolino che hai proprio salvato,.. mi ha fatto ricordare una bruttissima e indelebile storia della mia gattolina, che in questo caso,..e nonostante la prontissima atenzione veterinaria che ha avuto appena si accidento, in mezza ora l'ho portata in auto alla veterinaria, dopo tre giorni la abbiamo dovuto sacrificare, perche "i parasiti" glielo hanno contagiato nella veterinaria, nel tavolo della curazione che gli hanno fatto di emergenza.
Quel giorno sono ritornata a casa con la gatta e la sua zampa col bendaggio, in piu antibiotici e analgesici. Al giorno seguente mi è parso che il bendaggio si gonfiaba,..ma io seguevo le indicazione del veterinario, antibiotici e analgesici e dovevo ritornare al terzo giorno per ricambiare il bendaggio,...quando sono andata e glielo hanno tolto,...meglio non continuo a raccontare.........troppo forte, l'hanno dovuto sacrificare. A volte penso che se non aveva quel maledeto bendaggio la gattolina si igienizava da sola.

Un forte abbraccio cara Silvia e forza!,... mi piace molto leggere i tuoi scritti, ed hai ragione, cuando qualcuna di noi si assenta un tempo è per un motivo
Penso sempre a la nostra cara Anna,..a volte mi sembra che è con noi e che un giorno scrivera,...ma sono consapevole che ai deceduti dobbiamo lascirli andare in libertà, che il suo spiritu ed anima voli nel infinito nonostante il dolore di quegli che ancora siamo nella terra.

Dirti cara Titty che la maglia e bella e ha un colore stupendo!..congratulazione per il tuo lavoro e impegno.
Che tutto vada al meglio per le tue ginocchie.
¡Che triste la storia dello sportivo che a scelto l'eutanasia!


Cambio argomento
OGGI, meglio ieri 4 di MARZO di tanti anni fa, sono arrivata al porto di Buenos Aires con il Contebiancamano,...era un giorno di forte caldo e il papa ci era andato a prendere con "i paesani" che Lui conosceva dato che era arrivato alla Argentina un anno prima,..paesani di Belluno coincidentemente originari dei paesini vicini dove erano cresciuti miei genitori ed io nata,..Cencenighe, Canale D'Agordo, Caviola.
Ed a proposito d'emigrazione, vorrei raccontare questa storia d'un inmigrante italiano in Argentina che mi ha chiamato la atenzione,...un altra volta vi raccontero un altra storia molto variopinta.

Copio e incolo questo link perche possiate guardare le foto

http://recuerdosdearturo.blogspot.com.ar/2014/10/castillo-de-la-quebrada-de-san-lorenzo.html

Qui un breve riasunto:
Alla finale del secolo XIX un emigrante italiano, Luigi Bartoletti, arriva alla Argentina e si stabilisce nella provincia di Salta. Li conosce a una donna che avrebbe ereditato dei terreni nella Cordillera degli Andes e si sposa..
Questo italiano gli construisce un castello con materiale della montagna, nella Quebrada di San Lorenzo, ...un castello allo stile medievale, per omaggiarla.
Hanno visuto anni di felicita,.... passato il tempo il Castello rimane nel anonimato finchè e apparso un altra volta nella opinione pubblica dovuto al fatto che e stato scelto per girare un film, quello chiamato TARAS BULBA con YUL BRINER.
Nei anni 60 un uomo di origine Americana lo ha acquistato per rimodelarlo anche se mantenendo lo stile originale costruito del italiano per fare un Hoster e Restaurant che oggi alberga dei turisti che vanno a quella Quebrada di San Lorenzo.
Conclusione: ¿che non hanno fatto gli emigrati italiani nel mondo?

Per oggi e tutto, un saluto a tutte le amiche
Adriana

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