....

....

lunedì 8 giugno 2009

che bello!


Che bello "ascoltare", voglio dire leggere i vostri discorsi Anna e Ivana. Guardate da quante angolazioni si puo guardare una stessa cosa e quante interpretazioni si possono dare. Ognuna ha il suo punto di vista e ogni parola della canzone offre spunti diversi.

Secondo me, la canzone esprime quei sentimenti e quell'ideologia propri degli anni 50/60 quando imperversava l'esistenzialismo, Sartre era di moda e ognuno, leggendo le sue opere, metteva poi in atto il pensiero dello scrittore e del filosofo assumendo posizioni nella vita che si ispiravano a ciò. Ricordate Juliette Greco? Tutti vestiti di nero, con la maglietta polo chiusa fino al collo, tutta di nero, la vita era per loro una specie di dramma scuro, di cose buie e torturanti... pero era sempre l'amore che dava senso alla vita e tornando a Brel, questa sua canzone (non credo fosse autobiografica) parla di un uomo che ama una donna e non è corrisposto. Non si capisce se sono stati amanti e si sono lasciati oppure lui si è invaghito di una che neanche lo guarda e per attirare la sua attenzione le dice cose completamente surreali (all'epoca Dali era molto ammirato) ma sicuramente erano cose poetiche, che evocavano immagini belle e remote, ma non reali e possibili, come un quadro astratto, che ha dei colori e forme bellissimi, ma non si capisce cosa rappresenta, cosi le parole di questa canzone... scusatemi, ma mi sembra ormai troppo complicato tutto questo... me ne vado a dormire.

Ciao ragazze. Buonanotte.
Lucia

Nessun commento: