Carissima Maria Rosa, Come sempre hai ragione, IL fatto è che I vetri colorati non li vedevamo. Dopo, all'univesità, alcune colleghe MI hanno detto che vedevano. Il fatto è che dopo l'internato, quasi due anni, siamo passate al semi, l'autobus ci prendeva alle 5 del mattino e riportava alle 7 Della sera, e tra lezioni al mattino, giochi di volley, studio al pomeriggio, lettura dopo, cena, giochi e letto alle 7, oppure arrivo a Casa alle 7, c'era poco o niente DA vedere o DA commentare. Fine settimana era con gli amici italiani, ma tutti studiavano al Dante, niente suore, quindi vita normale. Non sono spiegazioni cara amica, sono solo I fatti. Noi eravamo straniere, la lingua portoghese, nonostante sembri facile, per me è una delle più difficili, tanto che anche I brasiliani la parlano male, cosa che irritava Wladimir profondamente. Questo, insieme al fatto che eravamo gemelle, ci isolava molto dal resto, e Le brasiliane sono molto più evolute, almeno erano, a 12 anni erano signorine, IO a 13 ancora giocavo con Le bambole. Non che IO non andassi con la mano in mano col ragazzino, lo sapevo che non era peccato, però davanti a loro mai, e a volte andavamo a messa in colleggio la domenica. Quindi non is tratta di essere bigotte, era normale per noi. Certo con 17 anni ero migliorata...un poco Un abbraccione Anna | |||
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UN POSTO DOVE INCONTRARCI IN ARMONIA E PER SCAMBIARCI LA NOSTRA AMICIZIA.
* Il terrazzo sul mare è un luogo immaginario dove un gruppo di amiche, virtuali e non, ma di origine italiana, sparse in tre continenti diversi, si incontrano per scambiarsi le proprie piccole vicende quotidiane, i propri pensieri e il loro affetto.
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mercoledì 24 giugno 2009
MARIA ROSA DELLA VALLE
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