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mercoledì 24 giugno 2009

MARIA ROSA DELLA VALLE

Carissima Maria Rosa,
Come sempre hai ragione, IL fatto è che I vetri colorati non li vedevamo. Dopo, all'univesità, alcune colleghe MI hanno detto che vedevano.
Il fatto è che dopo l'internato, quasi due anni, siamo passate al semi, l'autobus ci prendeva alle 5 del mattino e riportava alle 7 Della sera, e tra lezioni al mattino, giochi di volley, studio al pomeriggio, lettura dopo, cena, giochi e letto alle 7, oppure arrivo a Casa alle 7, c'era poco o niente DA vedere o DA commentare.
 
Fine settimana era con gli amici italiani, ma tutti studiavano al Dante, niente suore, quindi vita normale.
 
Non sono spiegazioni cara amica, sono solo I fatti. Noi eravamo straniere, la lingua portoghese, nonostante sembri facile, per me è una delle più difficili, tanto che anche I brasiliani la parlano male, cosa che irritava Wladimir profondamente. Questo, insieme al fatto che eravamo gemelle, ci isolava molto dal resto, e Le brasiliane sono molto più evolute, almeno erano, a 12 anni erano signorine, IO a 13 ancora giocavo con Le bambole.
 
Non che IO non andassi con la mano in mano col ragazzino, lo sapevo che non era peccato, però davanti a loro mai, e a volte andavamo a messa in colleggio la domenica.
 
Quindi non is tratta di essere bigotte, era normale per noi. Certo con 17 anni ero migliorata...un poco
 
Un abbraccione
Anna
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