Carissime voi due,prima di tutto dire a Maria Rosa che il suo scritto di oggi,salvo per qualche "H" a meno é quasi perfetto,ma questo professore davvero,lo potresti presentare pure a me?perche stai facendo passi giganteschi.......ti si capisce come sempre e come prima,dico nello scritto grammaticalmente parlando....dico meglio,ortograficamente parlando anzi,perche di grammatica io sono analfabeta in qualunque lingua.Duqne adesso a Claudia un opinione buttata lí ma naturalmente perche capisco il vostro dilema sulla casa,vendere o affittare......problema che per ragioni molto tristi abbiamo giá avuto noi qui,quando della morte di mio fratello,e quando della morte di mia madre.Anticamente qui in São Paulo almeno,l investimento in immoblili per affitto era dei piu consigliati,ma da anni e anni,questa é una cosa non consigliata e dalle esperienze che io vedo in giro,la ragione c é. Ti volevo dire proprio questoche naturalmente in ció che riguarda una casa é meno grave,nel senso che se non affitti non si paga il condominio.Ma sia casa o appartamento oggi,si tende a investire in una casa o appartamento da abitare,e solo.A non essere che si abbiano tanti di quei soldi da metterli lí co´si a fondo perso diciamo.Le ragioni sono varie,se resta sfitta,bisogna pur mantenerla,sorvegliarla,pagare imposte ecc.Quando si fitta,sia per il periodo che sia,non sempre si trova un inquilino,che non essendo in casa propria la mantenga bene,in tutti gli aspetti(specie case antiche) manutenzione hidraulica,elettrica ecc,pur sapendo ovvio che ci sono le garantie della immobiliaria se usi intermediari che si occupano di tutto.,che peró vengono pagati pure loro.Quando l inquilino se ne va si restano mesi e mesi(dipende) a crercarne un altro ,ma prima bisogna ripittare,vedere i guasti da aggiustare ecc.ecc....Tänto é che i miei nipoti,figli dell altro fratello,pure lui deceduto,nonostante la casa fosse a due passi dalla Av.Paulista e prossima a un ottimo ospedale e possibile affittarla molto bene per una clinica per esempio(ce ne sono di vecchie case lí occupate da cliniche complementari all ospedale.,avendo trovato il compratore l hanno venduta.Chiaro stá che nei nostri casi specifici,ognuno ha casa propia,pure loro,ma non l avessero e avrebbero comprato una appartamento con i soldi,sia l uno che l altro ,ma per abitare.Non só é quello che sta accadendo qui.in Argentina non so come funziona.Ora siccome non so i fatti vostri,...ma certo fossero i tuoi genitori in affitto,e metti si adattano alla nuova casa,come farebbero se il padrone chiede la casa?questo darebbe loro una certa sensazione di "precarietá" e alla loro etá certo deve essere piuttosto duro.Non so se il mio ragionamento regge,ma ti volevo dire ció che pensavo a riguardo,perche ci ho pensato molto in questo periodo in cui abbiamo seguito la tua vicenda.Tu stai bene ora?spero che tutto vada per il meglio,meno male che il passo l avete dato,che era il piu complicato.Bacione a tutte...Silvia Ah,Ivana,io nella foto sono proprio io,non penso un altra foto potrebbe essere meglio,e io non ho mai riso apertamente nella vita,rido molto magari dentro di me,non so farmi le matte risate neanche se la cosa é spiritosa,quindi con una risata aperta cosí,chi mi conosce vedrebbe che non sono io.rido magari dentro,non so se mi spiego....sniff...snifff.buon lavoro pure a te oggi.. | |||
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UN POSTO DOVE INCONTRARCI IN ARMONIA E PER SCAMBIARCI LA NOSTRA AMICIZIA.
* Il terrazzo sul mare è un luogo immaginario dove un gruppo di amiche, virtuali e non, ma di origine italiana, sparse in tre continenti diversi, si incontrano per scambiarsi le proprie piccole vicende quotidiane, i propri pensieri e il loro affetto.
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giovedì 25 giugno 2009
per Claudia e prima una parolina a Maria Rosa
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