Proprio cosí é stato l'incontro con Giada, cara Marta! Come quella foto che hai pubblicato. Risplendeva di gioia e di amore, anche se stava un po' piovigginando quando é venuta all'aeroporto con il suo papá. Poi abbiamo condiviso tutti i preparativi per la sua festa.
La chiesa di St. Joseph é annessa alla sua scuola. Una bella cappella con un'acustica perfetta, non c'era bisogno del microfono per sentire la voce del sacerdote che ha celebrato la Messa per tutti i bambini che hanno preso la loro prima comunione.
Nella cerimonia mi ha colpita l'atteggiamento dei bambini. Tutti arrivavano uno per volta, lungo il corridoio centrale in mezzo ai banchi, con le mani giunte in segno di preghiera. Sembravano molto concentrati e ispirati. I maschietti con abiti da adulti , alcuni un po' goffi, e le bambine con le varianti di un abito simile a quello delle spose, che come si sa, la scelta dipende da ogni mamma. Quindi si sono viste bambine un po' troppo agghindate, e una addirittura era stravagante.
La mia Giada era bella e semplice nel suo vestitino fin sotto il ginocchio e un giacchino con le maniche lunghe. L'unica cosa un po' elaborata era la sua pettinatura, fatta con riccioli dove si fermava il breve velo.
La cerimonia con la Messa é durata un'ora e mezza... un po' troppo lunga, ma fra i canti e le preghiere é andata molto bene. Io ho partecipato con emozione e in qualche momento i miei occhi si sono riempiti di lacrime sentendo la mancanza di Letizia e Camillo che non hanno potuto condividere con la loro nipotina e con il loro fratello un momento familiare significativo. Purtroppo, anche se le distanze oggigiorno si sono accorciate, a volte gli impegni di lavoro non aiutano.
Eccola la mia Giada.
Voglio ringraziare tutte voi care amiche per la vicinanza che ho sentito nei vostri saluti per questo mio viaggio e vi abbraccio tutte con tanto affetto.
Lucia
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