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giovedì 25 giugno 2009

la religione, la morale


Sempre divertente la tua ironia, Ivana, sia con Silvia, sia con Maria Rosa. E io qui a bocca larga leggendo le tue annotazioni sempre puntuali che mi strappano immancabilmente un sorriso!

Ora sono io che voglio puntualizzare una cosa a Silvia: Siccome per scrivere nel blog "bisogna venire al terrazzo, di fronte al mare" e siccome fa freddo, penso che è una ragione piu che valida per starsene a casa (ma è tutta una immagine metaforica). Certo che nella realta hai ragione tu, se fa freddo è piu facile rimanersene a casa di fronte al pc a scribacchiare qualche cosa.


In quanto al chiarimento di Maria Rosa, mi sono fatta un'altra risata. Lei crede che possiamo infilarci nel suo cervello! Anche io mi sono fatta la tua stessa domanda, Ivana, ma con la risposta di MR è tutto chiarito. Ora, a proposito di questa notizia del governatore della Carolina, che patetismo la sua dichiarazione... e poi... come è caduto in basso il giornalismo... puro gossip .... da Berlusconi alla Carolina...


Oggi noto che Anna è assente. Chissa perche?

Tornando a te, Ivana, grazie per aver arricchito il nostro blog confidandoci parte della tua storia di vita. Quella con Farouk non mi ha presa di sorpresa perche in un nostro lontano discorso, sedute a un tavolo di una pizzeria, a Buenos Aires, presente anche Anna del Brasile, abbiamo parlato delle coppie miste e io ho espresso la mia opinione in quel momento. So che al cuor non si comanda ed è possibile innamorarsi di qualsiasi persona, indipendentemente dalla sua religione, ma molto spesso piu che il colore della pelle è proprio la religione la causa di separazione fra le persone e fra i popoli. Sappiamo che tutte le guerre nel mondo hanno avuto dai tempi piu lontani fino ad oggi, come motivo principale la religione che come vedete, invece di unire, divide. E a questo proposito ho anche io una storia d'amore finita per via della religione. Il mio ragazzo era un croata e i croati, come i nostri veneti e friulani, sono molto religiosi, molto cattolici. Lui era un giovanissimo avvocato e ci siamo innamorati. All'epoca, io avevo 23 o 24 anni, attraversavo una crisi religiosa, come ne ho avute molte durante la mia vita. E' stata un'altalena permanente, credevo, poi non credevo, poi tornavo a credere... Un giorno confessai a Brazzo, questo era il suo nome, che io non ci andavo a Messa da molto tempo, e gli dissi dei miei dubbi, ecc. Lui, come tutta la collettivita croata non mancava mai alla messa delle 12, la domenica (alle 11 c'era la messa per la collettivita italiana, e questo fece che ci incontrassimo sullo spiazzo davanti alla chiesa). Quando ascoltò le mie perplessità, ne parlammo un po, ma poco tempo dopo mi lasciò...
Come dice Silvia, piu che la religione è la morale che conta. Ed io ho la mia morale basata sul principio cristiano: NON FARE AGLI ALTRI QUELLO CHE NON VUOI FACCIANO A TE. Questo principio racchiude tutta la sapienza (o saggezza, professore?) del mondo e se ognuno la osservasse, la pace regnerebbe sul nostro pianeta.

A stasera.
Lucia



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