CLAUDIA, sono contenta che I tuoi is stiano sistemando, se puoi vendila la Casa, IO ho fittato per anni l'appartamento di mio fratello che era a Londra. Sono impazzita, chi pagava in ritardo, chi lo riduceva una porcheria e dovevo rifare tutto. Insomma, di grattacapi NE avrai, in più I mesi che non trovi chi lo prenda, mò, come dice Silvia dipende dal mercato argentino. Ma certo inquanto c'è IL pericolo di qualche trauma dei tuoi, non is sà mai, forse è meglio proprio fittarlo per ora. Sono contenta che it stai rifacendoe mangiando bene.....non tutti I Mali vengono per nuocere e non it devi spostare fino a Casa loro sempre. Ripeto di nuovo che, ho appena visto Silvia,c I siamo prese un caffè insieme, non scrivo mai a Nome suo, non per IL it e is ma perchè non risulterebbe. Is it = vedete, se scrivo is e it, non cambiano, c'è qualche difetto nel teclado. IVANA ma che "frescura" questa foto...ma certo sembri una sognatrice, hai perso l'aria di professoressa. Ognuno di noi ``e doppio, nessuno è come sembra essere o come vuole sembrare che sia. Io credo che sei più questa foto che l'altra. LUCIA - Silvia ha ragione, col freddo is dovrebbe scrivere di più, difatti oggi c'è un mare, MI sono GIà persa. Ma hai ragione, lei legge sempre correndo. Io sono scesa per prendermi un caffe con lei Ed IL freddo che fà...Ed una pioggerellina, a Casa stava tanto caldino oggi, per miracolo. Ho visto solo un pezzettino del film, ma avevo paura e così non l'ho visto intero, CIOè, paura che diventasse brutto.Quante cose belle MI perdo per questa cretinata, ma d'altra parte... Nel mio computer non risulta la foto del cartellone portoghese che è così divertente, non sò come qualcuno lo vede, MI sembra Maria Rosa. GAETANA cara, l'abbiamo capito che it abbiamo perso per Positano. Ma vacci piano, hai visto bene la foto, gli occhi...TU it butti tropppo a pesce. L'hai mai, non visto, ma sentito arrabbiato, scocciato? Io sì, e non devi essere tanto sicura che manda Le altre al pollaio, con la moglie credo che ce la fai, ma con la suocera non credo.. D'altronde la finisci di sfrugoliarci con IL nostro professore, lo vedi che ultimamente non ha fatto IL suo dovere? E poi quando vai avvisa perchè IO nel pollaio non ci vado, preferisco scavare I morti a Pompei. Viene Silvia con me e scaviamo. Ed ho pure notato che vi nascondete tutte, poi appena IO parlo, e penso di essere unica, a dire Le cose, ecco che come un fiume tutte voi avete vissuto cose somiglianti, ma perchè non cominciate voi? MARIA ROSA, TU devi essere una di quelle allieve che saltavano IL muro del colleggio e is incontravno con IL fidanzatino. Povere suore, IO non NE combinavo tante, certo c'erano I due ultimi bagni che avevano la finestra che dava fuori, allora attraverso la finestra giocavamo alla battagli navale. Senonchè una sera una suora è passata Ed ha sentito che dicevo "acqua", era un sottomarino affondato. Mi ha presa in fallo. Ma c'era di peggio, fare la doccia reggendo la camicia DA notte lunga e tutta chiusa appesa come se stesse nel corpo per potersi lavare. Perchè ogni giorno Le camicie DA notte andavano in lavanderia, IL bagno lo dovevamo fare con la camicia, e c'è quella famosa apertura sottola porta Della doccia dalla quale is vedeva se la camicia non c'era. Da lì is poteva andare al circo. Oggi grazie a Dio queste cose non esistono più, anche perchè I genitori, almeno I miei nipoti, parlano con Le figlie, non è come prima. Mò, MI è venuta in testa una conversazione con una Mia amica ieri. Dunque, tra parentisi, una Volta, piccola domandai a papà perchè dovevamo rientrare appena scuriva inquanto mio fratello continuava a giocare, e mio padre, laconico, rispose che era pericoloso... Bè é passata. Tornando alla Mia amica, ha avuto un serissimo problema ultimamente che non viene al caso, senonchè una delle determinazioni mediche è stata che la sera doveva tornare sempre a Casa per dormire. Data l'età Della figlia, più di 21 annni, Ed I giorni di oggi, è piuttosto strano. Gli ho chiesto perchè, se aveva domandato al medico, e Lei MI ha detto di no ma che la cosa era seria e la doveva seguire. Il chè MI ha ricordato quello che ho passato IO in testa Mia tutta la vita per IL pericolo che rappresentava la notte. E tutte Le volte che I grandi parlavano basso vicino a noi, considerandoci invisibili, e che sentivo dire che era capitato non sò cosa, questo non lo sapevo proprio, ma di giorno, MI strabiliavo che potesse accadere. Ma IL tempo passò. Poi, piano piano, man mano che gli anni passavano, cominciava che bisognava tornare alle 10 massimo, alle 11 massimo, a mezznotte massimo, e sempre accompagnate dai soliti amici di conoscenza loro, Insomma, poi, ho GIà detto che tornavamo alle sette del mattino perchè andavamo a messa tutti insieme e papà GIà pigliava IL caffè, e solo chiedeva dove eravamo state e punto. Però IL giorno in cui una Mia amichetta MI disse che determinate cose potevano succedere di giorno e di notte, sono entrata veramente in tilt. Cioè, alle dieci del mattino, alle quattrod el pomeriggio era pericoloso lo stesso? Ed allora questo ho raccontato alla Mia amica, e quello che ha riso, non la finiva più, risultato, almeno domanderà al medico, almeno per schiarire la figlia, perchè per me è una pazzia. Comunque non credo sia l'unica cretina del blog, forse solo sono l'unica che lo dichiara. Ma lo faccio perchè questo fà parte Della vita, determina tutta un esistenza, non è tanto poco importante. Sono Le piccole cose di tutti I giorni e non solo la scuola Ed lo studio che formano una persona, cosa che molti pensano. Noi siamo risultato di piccole cose, non di grandi. E Le piccole lo diventano piccole solo col tempo, perchè quando ci sono sono grandi. Bè, ho scritto parecchio oggi. Un abbraccione a tutti Ed alla prossima cretinata Mia Anna | |||
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UN POSTO DOVE INCONTRARCI IN ARMONIA E PER SCAMBIARCI LA NOSTRA AMICIZIA.
* Il terrazzo sul mare è un luogo immaginario dove un gruppo di amiche, virtuali e non, ma di origine italiana, sparse in tre continenti diversi, si incontrano per scambiarsi le proprie piccole vicende quotidiane, i propri pensieri e il loro affetto.
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giovedì 25 giugno 2009
Prima IL serio
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