Cara Claudia, dicendomi che ho le mani di fata mi hai fatto ricordare che nella mia infanzia esisteva, e sicuramente esiste ancora, una rivista con questo nome in Italia, con tanti lavori e disegni di ricami e mille manualitá, e che io da bambina avevo occasione di sfogliare perché avendo una zia e una cugina (sua figlia) che erano sarte, la compravano. Quanto mi piaceva guardare tutti i lavori che vi si proponevano, dal ricamo alla maglia, al cucito e tanto altro.
In quegli anni, gli anni 50 e anche prima, io giá facevo tanti lavoretti di ricamo. Solitamente le bambine incominciavano con piccoli centrini sotto vaso oppure qualcosa di piú impegnativo. Dipendeva dall'abilitá di ognuna. Io ero piuttosto brava, ma il mio difetto era quello di iniziare un lavoro e lasciarlo incompiuto per iniziarne un altro... Chissá quale aspetto della personalitá si puó intuire da questa abitudine? Sicuramente qualcosa di non positivo... chi lo sa...
Ma tornando ai vestitini che vi ho fatto vedere, li ho confezionati senza avere un insegnamento specifico, ma penso che con l'osservazione attenta si puó arrivare a fare molte cose, con piú precisione o meno, dipendendo dalle abilitá della persona.
In quanto alle tue domande ti dico che il compagno di Letizia é catalan, come ben hai immaginato ed é ingegnere informatico. Il nome della bimba é quello che io avrei voluto dare a Letizia, ma all'epoca il registro civile argentino non permetteva nomi stranieri, infatti per il mio primo bimbo il nome Tiziano non fu accettato subito, ma mi chiesero di scrivere una lettera dove informavo le motivazioni che avevo per dargli quel nome.
Scrissi quanto richiestomi e me lo accettarono, ma con la dizione spagnola, cioé Ticiano. Oggi l'Argentina é piena di Tiziano con la Z dopo che la modella Valeria Mazza diede questo nome a suo figlio e moltissimi bambini nati dopo di lui poterono chiamarsi Tiziano. Ormai il registro civile era diventato piú flessibile e internazionalizzato visto quante Jessica e Brian (Braian) abbiamo fra di noi.
Il nome che io volevo dare a Letizia era GAIA, che in italiano significa allegra, contenta. Ma purtroppo come ho detto prima non mi fu permesso e allora optai per Letizia che significa lo stesso, cioé allegria, contentezza.
Ti dico che Letizia si sente molto bene, anche se i primi tre mesi sono stati un po' difficili, come succede a molte.
Ti ringrazio del tuo interesse cara Claudia e ora ti saluto con molto affetto, come pure a tutte le altre amiche se verranno al terrazzo.
Lucia
PS: Ti ringrazio anche per le immagini e l'immancabile riferimento al 25 Aprile, data molto importante per l'Italia perché ricorda la fine della guerra, anche se ogni anno ancora suscita tante polemiche e posizioni politiche contrastanti.