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sabato 26 dicembre 2020

* Santo Stefano *

In Italia oggi é ancora festa perché si celebra la ricorrenza di Santo Stefano. 

Qui da noi, questa festivitá non viene osservata, ma essendo sabato, anche per noi é festivo.

Ho letto che Marta finalmente si ricongiungeva con la sua famiglia, il suo adorato nipotino Bauti e i suoi genitori. Immagino che l'incontro reale é stato bello, cara Marta. Poi, se vorrai, ce lo racconterai.

Anche io mi sono re-incontrata con la mia famiglia per festeggiare il Natale come tutti gli anni. Peró da parte di alcuni miei famigliari, specialmente mia sorella, c'era la paura. Non ci vedevamo da Capodanno scorso, cioé un anno, mentre con mia sorella ci eravamo viste per l'ultima volta a principio del mese di marzo.

Quest'anno c'é con me Camillo, quindi giá mi basta la sua presenza. Comunque la famiglia ha voluto riunirsi sempre mantenedo le raccomandazioni del protocollo e cosí intorno al tavolo eravamo in 9 persone. Un po' meno dell'anno scorso.

Quando siamo arrivati Camillo ed io, a casa di mio nipote, dove ci riuniamo tutti gli anni, l'incontro é stato un po' strano. Giá c'erano tutti gli invitati, noi siamo arrivati per ultimo. Stavano in quel momento in piedi, in ordine sparso nella sala e lí sono rimasti... immobili... Questa scena mi é sembrata irreale, ho visto nelle loro espressioni tanta incertezza. Ho guardato mia sorella e ho sentito l'impulso, subito frenato, di andare ad abbracciarla. 

Poi ognuno si é mosso, chi di qua, chi di lá, e abbiamo cominciato a scambiarci qualche battuta. Io mi sono seduta in uno dei divani e a una certa distanza, sull'altro divano che faceva angolo, mia nipote che aveva mal di gola... un po' mi sono sentita indifesa, ma poi non ci ho pensato piú.

Poi piano piano tutti ci siamo dimenticati della paura e il resto é stato quasi normale, cioé tutti seduti intorno al tavolo apparecchiato con tante pietanze fredde, bevande di ogni tipo, i bicchieri del vino, bianco e rosso, dell'acqua e dello champagne, sistemati elegantemente davanti a ogni piatto, e mangiando ci siamo sentiti in una "normalitá" che credevamo aver perduto.

Il resto della serata é stato all'insegna di tante chiacchierate, ricordi di scuola, di infanzia, dell'adolescenza, (anche mia e di mia sorella) e tante risate!


Ora mi rivolgo a Silvia. Cara Silvia, non immaginavo che la tua ansietá fosse stata cosí forte da farti andare dallo psichiatra. Meno male che tuo nipote l'ha indovinata portandoti da questo specialista. Certo, con qualche aiuto farmacologico si esce dai problemi. Sono contenta che stai ormai bene e che sei serena. Raccontaci, se vuoi, come é stato il tuo Natale. Questo lo chiedo a tutte le amiche, se vogliono condividere con noi un Natale un po' diverso da come eravamo abituati.

Vi mando un grande abbraccio e ci sentiamo per salutare e mandare via questo 2020 che é stato molto crudele con tutta l'umanitá, e ricevere il 2021 che ci porta la speranza di una qualche soluzione.

Lucia

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