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mercoledì 18 luglio 2018

* Ricominciare *

Care amiche vicine e lontane, eccomi dopo il mio viaggio a Chicago con qualche commento e qualche riflessione. Tornando a casa sempre si fa qualche bilancio del tempo vissuto fuori e io l'ho fatto mettendo sulla bilancia i pro e i contro. I primi si riferiscono agli incontri familiari che sono sempre pieni di aspettative. 

Il mio soggiorno a casa di mio figlio é stato molto intenso, ma posso dire che le attenzioni piú sorprendenti e affettuose le ho avute da parte di Cindy e che mi hanno riempito veramente il cuore. Mio figlio é sempre affettuoso e premuroso e distaccarmi da lui é sempre uno strappo e, per ultimo, con la mia nipotina é stato dolce e amaro.

Le giornate sono trascorse piene di impegni vari, ricevimenti, concerti, pranzi e cene a casa di amici e parenti. Una delle cene ve la voglio raccontare perché l'ho vissuta in un'atmosfera molto particolare, in un ambiente elegante, anche se un po' barocco, ma il finale della serata é stato qualcosa che ricorderó sempre con piacere.

Il padrone di casa, Kevin, é amico di mio figlio. Siamo arrivati intorno alle sette di sera, saprete che l'usanza é quella di cenare molto presto, subito ci siamo accomodati nella sala da pranzo. Alti finestroni e lunghissime tende raccolte da cordoni e nappine. mobili in stile, un lungo tavolo apparecchiato con molta cura, i tovagliolini di lino avevano un bordino ricamato in oro (dorato, bah!) :-) ed erano racchiusi in un anello pieno di pietre brillanti. 

La portata principale é stato un pesce arrosto, preparato da Kevin, di un sapore prelibato, mai mangiato un pesce alla griglia cosí buono. Il dolce lo avevamo portato noi, avevo preparato una crostata di frutta molto buona.

Dopo cena siamo usciti nel grande giardino, quasi un parco, dove c'erano sistemati tanti tavolini con l'ombrellone e la padrona di casa ha acceso dei grossi ceri alla citronella per allontanare le zanzare, ma a me hanno punto lo stesso. 

Abbiamo chiacchierato parecchio e ognuno ha raccontato un po' la sua storia. La signora era di origine polacca. Intanto Giada e Tiziano giocavano a tennis nel campetto poco distante. Poi si é fatto buio e siamo rientrati nella casa, siamo andati in un ampio salone dove in un angolo erano sistemati in modo particolare tanti gong che subito dopo esserci accomodati, Kevin ha cominciato a percuotere.

L'ambiente era poco illuminato, solo si vedevano sul soffitto della sala tante stelline, o luci, bianche, celesti, azzurre, di diverse intensitá. I giovani si sono sdraiati per terra, sul tappeto, ma a me hanno offerto la poltrona lazy-boy, cioé quella dove puoi stendere le gambe. Kevin é sparito in mezzo ai gong che luccicavano al buio, ce n'erano diversi, di diversa grandezza e posizionamento. 

I suoni che venivano fuori con il suo saggio tocco, si prolungavano fino che si spegnevano, poi ricavava fruscii di uccelli che volavano, il rumore lontano delle onde del mare, e tutto ció usciva dalla percussione dei gong! Erano suoni veramente affascinanti. Io mi sono sentita trasportata in una dimensione indefinibile, piena di pace, rilassata, mi sembrava di essere sospesa in uno spazio senza limiti. 

Kevin mi ha anche regalato un CD con la registrazione delle sue esecuzioni coi gong. Una serata veramente da ricordare.

Poi ci sono stati i concerti all'aria aperta, in un parco vicino casa. Il piú spettacolare é stato quello del 4 luglio, giorno che si festeggia l'indipendenza, perché alla fine ci sono stati i fuochi d'artificio che accompagnati dalla musica avevano un incanto speciale.

Ecco alcune foto




 
       


Vi saluto con tanto affetto
Lucia   






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