Poco conosciuta e ‘praticata’ nel nostro paese, a livello mondiale
una data specifica è dedicata all’amicizia. Al valore dell’amicizia. È
il 30 luglio e, sorvolando i precedenti, alla base c’è addirittura una
risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni unite
del 27 aprile 2011. Con questo atto, l’organo rappresentativo dell’Onu
ha invitato tutti gli Stati membri a celebrare la Giornata mondiale
dell’amicizia.
La
ricorrenza ha origini in quella passata alla storia come Cruzada
mundial de la amistad, una iniziativa del 1958 e ideata da Ramón Artemio
Bracho, un medico chirurgo del Paraguay, al fine di promuovere e
rafforzare l’amicizia tra gli essere umani. Amicizia intesa come valore
alla base della pace tra popoli e culture diverse.
In Argentina,
però, fanno le cose diversamente e la data scelta è quella del 20
luglio, poi esportata in Uruguay, Brasile e Spagna. Le ragioni sono
parecchio diverse da quelle che mossero il medico paraguaiano.
In
Argentina il Día del amigo si celebra il 20 luglio da più di
trent’anni, giorno in cui fioccano nelle forme più varie i “Feliz Día
del amigo” o semplicemente “Feliz Día”. L’ispiratore del 20 luglio fu
Enrique Ernesto Febbraro, che era un po’ tutto: docente di psicologia,
filosofia, storia, esperto anche di musica.
Come noto, il 20
luglio del 1969 l’uomo arrivò sulla Luna, evento considerato come un
successo per tutto il genere umano. Proprio quel giorno Febbraro ebbe
l’idea di ‘collegarsi’ al resto del mondo attraverso l’invio di un
numero elevato di lettere. Mille, a persone di ogni parte del mondo.
A
rispondere furono in settecento, un ottimo riscontro, tale da
‘giustificare’ la scelta di quella data. Il genere umano, del resto,
aveva teso la mano. Tante mani diverse e di ogni colore. “Ho vissuto
l’allunaggio come un evento, un gesto di amicizia dell’umanità verso
l’universo e al tempo stesso ho detto a me stesso che un popolo composto
da amici sarebbe una Nazione imbattibile. Il giorno è deciso: è il 20
luglio”, scrisse ai suoi sconosciuti destinatari. Ma c’è una ragione
ulteriore.
Febbraro era un membro della massoneria argentina e
aveva una certa empatia verso Buzz Aldrin (all’anagrafe Edwin Eugene
Aldrin) che fu il secondo uomo a scendere dall’Apollo 11, dopo il più
noto Neil Armstrong. Anche Aldrin era massone.
Nato
nel 1924 in un quartiere storico di Buenos Aires, San Cristóbal,
Febbraro è morto il 4 novembre del 2008. Da quel 1969 Febbraro ha
stimolato diverse entità nazionali pubbliche, politici, notabili ad
adottare quella data e diffonderla nelle rispettive aree di influenza.
Fino al 1979, quando il governo della provincia di Buenos Aires, con
decreto 253/79, ufficializzò il Día del amigo che non ebbe difficoltà a
diffondersi in altre aree del Latinoamerica.
Diversi
riconoscimenti nella sua vita, fino a comprendere due nomination al
premio Nobel per la Pace. Da quel 1969 è abitudine degli argentini
riunirsi in casa, bar, cenare insieme o almeno scambiarsi un messaggio
di amicizia.