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mercoledì 17 luglio 2019

* Andrea Camilleri *

Cara Claudia, ho letto le tue parole parlando di Andrea Camilleri stamattina. Mi sono sembrate molto interessanti, anche l'intervista di alcuni anni fa che hai riportato, e subito dopo ho letto sui giornali le notizie che parlavano delle sua morte.

Anche se giá sapevo parecchio su questo grande scrittore, ho voluto sapere l'impressione che aveva lasciato dopo la sua visita in Argentina e ho visto che era molto apprezzato e conosciuto, anche attraverso la serie televisiva del commissario Montalbano.

Mi ricordo che la prima a parlarci di Montalbano fu la nostra amica Ivana giá dieci anni fa, nel 2009, quando la prima serie delle avventure del commissario era finita in Italia da un bel po' e in Argentina non era ancora arrivata. 

Ivana parló di Montalbano sul nostro blog in occasione del viaggio che facemmo in Brasile MRV ed io, quando andammo a visitare le nostre amiche Silvia e Anna.

Ricorderete gli scherzi di Ivana perché non avevamo dato subito notizie del nostro arrivo a Sao Paulo e ci diede per "disperse" allarmando non poco la nostra amica Luisa che credette davvero che ci eravamo perse in Brasile.

Ivana in quella occasione scriveva usando un certo accento siciliano, facendosi passare per il commissario il quale era  incaricato della nostra ricerca. (*)
Poi tutto finí in risate e in un divertimento al quale Ivana ci aveva abituate...

Qualche tempo dopo, la serie cominció a trasmettersi anche nella televisione argentina e finalmente conoscemmo il famoso commissario Montalbano di cui ci parlava Ivana. E devo confessare che anche se i capitoli li ho visti tutti, continuo a guardarli perché le storie continuano ad attirarmi come una calamita anche se giá conosco l'epilogo e la soluzione.

Camilleri sapeva raccontare, era un grande scrittore e se ne é andato a 93 anni. Certo una lunga vita, ma persone come lui non vorremmo perderle mai...

Lucia 

(*) Questo é uno dei divertenti pezzi che Ivana scrisse in quell'occasione imitando la parlata siciliana. Le due "beddissime femmine" eravamo MRV ed io che presuntamente eravamo state sequestrate!

Baciamo le mani e i piedi a queste beddissime femmine. Entro senza chiedere permesso che sempre aperta la porta é. Sul vostro terrazzo sono, in compagnia di due miei assistenti.
Il motivo della mia venuta in un particolare momento di questo giallo risiede: il carceriere delle due femmine, chi fu?
Voi siete fissati con l'esterofilia (ragione ha Pasquale Cliffon USA) per cui affidasti il caso a due ispettori, uno francese, l'altro inghilterrese. Ma anche se infallibili, questa volta fallito hanno. 
Io seguii per mio interesse personale tutta la vicenda delle due italo-argentine sequestrate (quale interesse personale? Amai l'archeologa Silvia sin dal primo momento, lei di me non se ne accorse ma io ero lí, al porto, quando lei sbarcó 20 anni fa dal farabutto, in inglese ferry-boat, che la portó in Sicilia. Ma perdere lasciamo, non voglio uscire fuori tema).
Le due bedde femmine sequestrate, affidate furono al carceriere Nicola, arrivato il 2 marzo da Positano in quel casolare brasiliano: una settimana prima del sequestro peró Nicola dovette arrivare per adattarsi alla nuova casa senza balcone, ma egli adattarsi non volle e al gioco di borse si dedicó giorno e notte, notte e giorno: borse di pelle, di finta pelle, di tela, di iuta, borse piccole, grandi, medie, quadrate, rettangolari, rotonde, con manico d'acciaio, con tracolla, pochette, postina, bauletto, ecc.
E anche dopo l'arrivo delle due sequestrate, continuó a giocare con le borse dimenticando di dare pane e acqua alle due povere femmine. Dunque, dopo 12 giorni di permanenza lí, consgnatigli i soldi del riscatto dal complice Carlo di Salvador de Bahia, sparí dalla circolazione e che fine fece non si sa. Io, niente vidi, niente saccio, niente sentii. Meglio sarebbe che voi, bedde femmine mie, vi rivolgeste all'Ispettore Cristoforo Colombo.
Ribaciamo le mani e i piedi.
Montalbano



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