Mi rivolgo a tutte voi carissime amiche del Terrazzo che seguo nei
vostri scritti e ammiro sempre, Ma prima di tutto , mi congratulo per le
magnifiche poesie di Gaetana e Vittoria , perché io ho sempre
sostenuto che se ognuno scrivesse le emozioni genuine, proprio quelle
che suggerisce il cuore e vengono dal profondo dell'anima , saremmo
tutti dei grandi poeti .
Me ne sono accorta tantissimo tempo addietro allorché feci parte
delle Giurie prestigiose di Concorsi Internazionali e anche popolari ,
giacché avrei premiato solo i lavori che mi davano forti emozioni
non per la forma, ma per i contenuti perché alcune composizioni
spedite da gente dalla vita semplice e scritte con parole povere , mi
commuovevano, più di altre ampollose e ricercate , perché erano
proprio dettate dai veri sentimenti .
A questo proposito voglio fare come Anna ed altre di voi che
raccontano spesso episodi che sono ricordi incancellabili e che mi
pare siano da tutti graditi , ebbene , fra tantissime poesie per un
Concorso indetto da una Radio importante e molto seguita di Roma con
cui collaboravo , giunsero poche righe scritte da una Signora
sconosciuta che si firmava Maria B. e che rivivo a distanza di trenta
anni non senza emozione . lo scritto diceva press'a poco così:
" Sono una popolana che non ho potuto studiare / ma pure della vita
avrei tanto da insegnare/
io ho una grande famiglia dove c'è da lavorare / e il tempo manca
proprio per provare a poetare/ ma ho tanti nipoti che non mi possono
ammirare / perché mi sanno analfabeta adatta solo a sfacchinare/ ora
il mio desiderio sarebbe solo questo / avere una medaglia meritata
da un mio scritto / per dimostrare loro che anch' io tutto capisco.
Maria B."
confesso che lo scritto era un pò sgrammaticato ed io l'ho aggiustato
perché non ho saputo privarla di una gratificazione e non mi sono mai
pentita di averlo fatto perché era più poetica di tante altre rime
perfette che erano giunte in redazione .
pensate anche voi che avrebbe meritato un premio ? ed io una
medaglietta gliela ho fatta assegnare pensando di farla felice.
tempo dopo giunse un bigliettino alla Redazione del Concorso che
diceva così ."Sono stata felice di ricevere medaglia e diploma, vi
ringrazio tanto perché , saranno le sole eredità che con orgoglio
lascerò ai miei nipoti, almeno non si vergogneranno della loro umile
nonna Maria B."
vi lascio alle vostre riflessioni e perdonate se ho fatta una cosa
contraria alle regole , ma io pensai che le parole che la Signora
aveva scritto erano proprio quelle dettate dal suo cuore amareggiato .
non vorrei aggiungere la nota che chiude il mio ricordo perché è una
nota tristissima giacché , dopo meno di un anno qualcuno disse in
Radio che una nostra ascoltarice di nome Maria B, era rimasta vittima
di un incidente stradale . potete immaginare il mio cordoglio !
si vede che quello era il suo destino ed aveva fatto in tempo a
lasciare la sua orgogliosa eredità ai suoi nipoti .
vi abbraccio tutte con tanto affetto.
nonna Lea
vostri scritti e ammiro sempre, Ma prima di tutto , mi congratulo per le
magnifiche poesie di Gaetana e Vittoria , perché io ho sempre
sostenuto che se ognuno scrivesse le emozioni genuine, proprio quelle
che suggerisce il cuore e vengono dal profondo dell'anima , saremmo
tutti dei grandi poeti .
Me ne sono accorta tantissimo tempo addietro allorché feci parte
delle Giurie prestigiose di Concorsi Internazionali e anche popolari ,
giacché avrei premiato solo i lavori che mi davano forti emozioni
non per la forma, ma per i contenuti perché alcune composizioni
spedite da gente dalla vita semplice e scritte con parole povere , mi
commuovevano, più di altre ampollose e ricercate , perché erano
proprio dettate dai veri sentimenti .
A questo proposito voglio fare come Anna ed altre di voi che
raccontano spesso episodi che sono ricordi incancellabili e che mi
pare siano da tutti graditi , ebbene , fra tantissime poesie per un
Concorso indetto da una Radio importante e molto seguita di Roma con
cui collaboravo , giunsero poche righe scritte da una Signora
sconosciuta che si firmava Maria B. e che rivivo a distanza di trenta
anni non senza emozione . lo scritto diceva press'a poco così:
" Sono una popolana che non ho potuto studiare / ma pure della vita
avrei tanto da insegnare/
io ho una grande famiglia dove c'è da lavorare / e il tempo manca
proprio per provare a poetare/ ma ho tanti nipoti che non mi possono
ammirare / perché mi sanno analfabeta adatta solo a sfacchinare/ ora
il mio desiderio sarebbe solo questo / avere una medaglia meritata
da un mio scritto / per dimostrare loro che anch' io tutto capisco.
Maria B."
confesso che lo scritto era un pò sgrammaticato ed io l'ho aggiustato
perché non ho saputo privarla di una gratificazione e non mi sono mai
pentita di averlo fatto perché era più poetica di tante altre rime
perfette che erano giunte in redazione .
pensate anche voi che avrebbe meritato un premio ? ed io una
medaglietta gliela ho fatta assegnare pensando di farla felice.
tempo dopo giunse un bigliettino alla Redazione del Concorso che
diceva così ."Sono stata felice di ricevere medaglia e diploma, vi
ringrazio tanto perché , saranno le sole eredità che con orgoglio
lascerò ai miei nipoti, almeno non si vergogneranno della loro umile
nonna Maria B."
vi lascio alle vostre riflessioni e perdonate se ho fatta una cosa
contraria alle regole , ma io pensai che le parole che la Signora
aveva scritto erano proprio quelle dettate dal suo cuore amareggiato .
non vorrei aggiungere la nota che chiude il mio ricordo perché è una
nota tristissima giacché , dopo meno di un anno qualcuno disse in
Radio che una nostra ascoltarice di nome Maria B, era rimasta vittima
di un incidente stradale . potete immaginare il mio cordoglio !
si vede che quello era il suo destino ed aveva fatto in tempo a
lasciare la sua orgogliosa eredità ai suoi nipoti .
vi abbraccio tutte con tanto affetto.
nonna Lea
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