Cara Anna, sì, mi piace scrivere... altrimenti non sarei su questo blog...
Certo, non ne ho mai parlato, ma ho dei trascorsi che vengono da molto lontano. Vengono da quando alle elementari le mie composizioni venivano lette davanti a tutti i miei compagni di classe dalla mia maestra, la quale non si contentava di questo, ma le faceva leggere anche alle maestre di altre classi con le quali si inorgogliva di avermi come alunna.
In seguito, già adolescente, scrivevo le mie impressioni su alcuni momenti della mia vita. Allo stesso tempo disegnavo instancabilmente. Ma il sopravvento lo aveva il disegno. Mi piaceva moltissimo disegnare, ma se qualcuno mi chiedeva cosa volevo fare da grande, rispondevo che volevo essere scrittrice. Come vedete nella vita non lo sono diventata, mentre invece sono diventata pittrice contrariamente alle mie aspettative.
Nei primi anni 60, poco più che ventenne, partecipai ad un concorso letterario di grande rilievo. La giuria era straordinaria. Era composta nientepopodimeno che dall'eminente scrittore argentino Jorge Luis Borges, dal filosofo spagnolo Julian Marias e dallo statunitense Donald Yates. Forse c'era ancora qualcun altro giurato, ma non me ne ricordo il nome. Partecipai con un mio racconto che riusci ad essere fra i primi, ma non vinse nessun premio, bensi soltanto una menzione d'onore.
In quei tempi ebbi la fortuna e l'onore di conoscere il grande poeta italiano Giuseppe Ungaretti il quale mi regalò un suo libro di poesie autografiandomelo con una frase straordinaria per me. Scrisse: Auguri di tanta felicità, seguita dalla sua firma.
Mi ricordo che sfogavo la mia grafomania scrivendo molte lettere ai tanti amici lontani che avevo. All'epoca le lettere si scrivevano con carta e penna, tutt'al più si scrivevano a macchina, per poi affidarle alla posta normale che impiegava settimane fra la botta e la risposta. Poi la mia vita andò per versi molto convenzionali: mi sposai, nacquero i miei tre figli e le mie incombenze familiari mi portarono per altre strade.
In seguito, già adolescente, scrivevo le mie impressioni su alcuni momenti della mia vita. Allo stesso tempo disegnavo instancabilmente. Ma il sopravvento lo aveva il disegno. Mi piaceva moltissimo disegnare, ma se qualcuno mi chiedeva cosa volevo fare da grande, rispondevo che volevo essere scrittrice. Come vedete nella vita non lo sono diventata, mentre invece sono diventata pittrice contrariamente alle mie aspettative.
Nei primi anni 60, poco più che ventenne, partecipai ad un concorso letterario di grande rilievo. La giuria era straordinaria. Era composta nientepopodimeno che dall'eminente scrittore argentino Jorge Luis Borges, dal filosofo spagnolo Julian Marias e dallo statunitense Donald Yates. Forse c'era ancora qualcun altro giurato, ma non me ne ricordo il nome. Partecipai con un mio racconto che riusci ad essere fra i primi, ma non vinse nessun premio, bensi soltanto una menzione d'onore.
In quei tempi ebbi la fortuna e l'onore di conoscere il grande poeta italiano Giuseppe Ungaretti il quale mi regalò un suo libro di poesie autografiandomelo con una frase straordinaria per me. Scrisse: Auguri di tanta felicità, seguita dalla sua firma.
Mi ricordo che sfogavo la mia grafomania scrivendo molte lettere ai tanti amici lontani che avevo. All'epoca le lettere si scrivevano con carta e penna, tutt'al più si scrivevano a macchina, per poi affidarle alla posta normale che impiegava settimane fra la botta e la risposta. Poi la mia vita andò per versi molto convenzionali: mi sposai, nacquero i miei tre figli e le mie incombenze familiari mi portarono per altre strade.
In una di queste strade mi imbattei con la pittura professionale... con la quale guadagnai anche un po' di soldi... Ora sono a riposo, ma la scrittura, la letteratura, continua ad essere la mia passione. Amo le lingue, un'altra mia passione.
Scrivo indistintamente in italiano e in spagnolo. Il racconto che ho mandato oggi al Concorso del Rotary, è in spagnolo.
Ecco, questo è il percorso di una delle mie passioni segrete, la scrittura.
Lucia
Scrivo indistintamente in italiano e in spagnolo. Il racconto che ho mandato oggi al Concorso del Rotary, è in spagnolo.
Ecco, questo è il percorso di una delle mie passioni segrete, la scrittura.
Lucia
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