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lunedì 8 ottobre 2012

PARLANDO DI RICORDI

 Carissime,
Volevo commentare le belle foto di Vittoria, la gradita nota di Maria rosa delle Valli, ora del mare, ma, sono le quattro del mattino, mi sono svegliata senza sonno, ho dormito credo abbastanza. Ma, Nonna Léa, con il tuo scritto mi hai bloccata.
Ci hai lasciato alle nostre riflessioni, e sì, magnifica la tua decisione di premiare la poesia sgrammaticata, fantastica la tua `conosciuta sensibilità che ti ha fatto premiare una vita. A mio vedere, la Signora B non ha lasciato ai figli solo una poesia di redenzione della sua semplicità, in verità ha lasciato in eredità una grande lezione di valori, spero che i suoi colti figli e nipoti abbiano acquisito tanta sapienza da poterlo aver capito.
Perchè sai, cara nonna, la vera lezione che ha lasciato è quella di una vita vera, sofferta nel lavoro e nella dolce e mesta coscienza delle mancate opportunità che la vita gli ha dato, e triste, molto triste che la famiglia per la quale ha fatto tanti sacrifici gli abbia fatto pesare l'unica pecca di cui era stata lei stessa vittima, la necessità di supprire la sua e loro sopravvivenza attraverso il lavoro arido e duro.
Molto triste il finale, hai ragione, più triste ancora che una medaglia sia stata necessaria per farla felice e realizzata...e meno male che ha trovato te, almeno la partenza è stata serena.
Non ho altro da scrivere oggi, qualunque cosa difronte a tale lezione, sarebbe squallida.
bacioni
Anna

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