Cara Marta, sei sempre attenta a tutte le cose importanti e interessanti che riguardano l'Italia e di questo ne rimango ammirata. Congratulazioni, mia cara.
Hai condiviso le aberranti vignette della rivista francese, di cui avemmo tanta pietá al momento dell'attentato e morte di alcuni dei suoi rappresentanti, ma oggi mi pento di aver messo a suo tempo la mia foto in trasparenza con la bandiera francese in dimostrazione di solidarietá.
Ho sempre avuto qualche remora sull'antipatia che i francesi hanno, e hanno avuto storicamente, nei confronti dell'Italia, forse perché il nostro paese li ha spodestati sia nella moda che nel cibo, ma questa antipatia é ancora piú antica, e non saprei individuarne la ragione...
Comunque ho sentito e letto da qualche parte che la libertá di espressione va sempre privilegiata, rispettata e difesa, sia quello che sia che esprimano, ma io voglio chiarire che c'é una grande differenza: La libertá di espressione va difesa quando la satira é diretta ai comportamenti umani, ma non alle disgrazie umane, come quelle che hanno colpito l'Italia.
Chi fa satira, umorismo o quello che sia, sulle sciagure umane, é soltanto uno sciacallo, una carogna, un vile, e questo é quello che sono tutti i componenti di quella ormai indifendibile rivista francese Charlie Hebdo.
Lucia
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