Cara Vittoria, grazie delle foto che ci mostrano le bontá che elabori in cucina! Il pane sembra buonissimo e i taralli, altrettanto! Penso che questi siano piú difficili e laboriosi da fare che non il pane, vero? Complimenti mia cara, non hai perso nessuna delle tradizioni del sud Italia. Io da piccola ho visto fare i taralli, non il pane, ma so che ci vuole un po' di fatica.
Ricordo che i taralli li facevano specialmente nel periodo di Pasqua, insieme ad altre specialitá che noi bambini aspettavamo con impazienza di mangiarle. Invece a Natale, una delle specialitá erano le zeppole, chiamate anche pettole, che sono delle grosse frittelle di pasta lievitata con l'aggiunta di uva passa oppure di acciughe, se si voleva che fossero salate.
La mia mamma, peró, non continuó con le tradizioni in Argentina e molto raramente preparava qualcosa di tipico della nostra zona. L'unica cosa che di tanto in tanto preparava erano le pettole o zeppole. In alcuni luoghi le chiamano zeppole di S.Giuseppe.
In quanto alle abilitá di tutte noi alle prese con gomitoli di lana, come si vede dalla foto che ho pubblicato, ti devo dire che é un... inganno! ahahhaaa! Infatti quel giorno, a casa di Ivana, ci facemmo la foto svolgendo un'attivitá molto femminile come é quella di sferruzzare, giusto per ironizzare sulle attivitá specifiche della donna di un tempo che erano i lavori manuali.
Luisa ebbe l'idea e arrivó a casa di Ivana con i ferri per fare la maglia e tante lane colorate. Tutte noi, per la foto, facemmo finta di lavorare a maglia e si vede dalle nostre facce che ci stavamo divertendo!
Ora che ho chiacchierato un po' con voi, come facevamo in tempi passati... vi lascio perché devo uscire, ma prima vi mando un grande abbraccio e un... a presto!
Lucia
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