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martedì 6 settembre 2016

* blogs, facebook, whatsapp - Un pomeriggio con voi *

L'altra sera ho pubblicato il mio post contemporaneamente a quello di Marta e non ho potuto fare poi qualche riferimento agli argomenti sempre interessanti che ha menzionato.
Ma prima di ogni altra cosa, voglio dire che Vito é un bambino veramente bellissimo nella foto che hai allegato, Marta! Ha solo pochi giorni, ma ha un'espressione incredibile sul suo visino. Complimenti per questo bel bambino.

Poi devo dire che mi dispiace per tutte le difficoltá che ha dovuto superare Bauti! Poverino! Anche la nipotina di mia sorella , la piú piccolina, ha sempre qualche problema dovuto al fatto che andando all'asilo nido é facile contagiarsi con qualsiasi cosa. Comunque sono contenta che Bauti sta bene e che le analisi siano risultate tutte negative.

Ho bevuto molta acqua, cara Marta, e proprio grazie a questo, credo di aver superato i dolori che mi avevano assalita ancora venerdí scorso. Ma da sabato a oggi, sto proprio bene! Non vorrei dirlo per paura che ritornino ancora! :-)

Mi fa un enorme piacere vedere quanto sia grande l'ereditá spirituale italiana di Chivilcoy, vedere quanto siano partecipi i suoi cittadini e quanto siano vicini ai terremotati di Amatrice e dintorni, e quanto siano generosi. Mi emoziona...

E per ultimo voglio riferirmi alle vignette di Charlie Hebdo che sono un insulto agli italiani e che giustamente hanno suscitato il vostro sdegno, cara Marta e cara Adriana. Anche io mi sono sentita come voi.
La satira di questa pubblicazione é veramente feroce e voglio rispondere a quelli che hanno detto che nessuno si é indignato con i disegni dissacratori sull'islam, mentre reagiscono ora che hanno toccato gli italiani: io personalmente sono stata solidale con quelli della rivista Charlie Hebdo per la terribile mattanza che hanno fatto i fondamentalisti, ma non ero d'accordo con le dissacranti vignette della rivista. Quello che hanno disegnato e detto sulla tragedia dei terremotati italiani é irrispettoso e insultante.

Volevo dirti Adriana che anche a me é piaciuta l'immagine che é stata scelta per il manifesto della festa dell'immigrante, anche se mostra ancora un'epoca precedente a quella degli anni 40/50 dove tu ed io siamo state protagoniste, anche se ancora bambine al seguito delle nostre famiglie. 
Ho osservato che in primo piano si vedono alcuni marinai che scaricano i famosi bauli che accompagnavano le famiglie, dove si portavano i migliori ricordi che si voleva conservare, a differenza dell'emigrazione al nord Europa dove si partiva con la famosa valigia di cartone...

blogs, facebook, whatsapp

Passando ad altro, ho letto il post di Francesca sul suo blog e che simultaneamente ha pubblicato anche su Facebook, e mi ha fatto sorridere con il titolo di "UNA SORPRESA INASPETTATA". Le sorprese sono sempre inaspettate, se no, che sorpresa sarebbe? :-)

Ma a parte questa osservazione scherzosa, mi sembra che a Francesca spesso succedono delle cose che sa interpretare e rapportare al lavoro che fa. E trovare una bandiera italiana che galleggia fra le onde del mare é qualcosa di veramente eccezionale.

Ho letto i diversi commenti sul suo blog "prontofrancesca" e ho visto che tutti ne abbiamo gioito e abbiamo fantasticato circa la coincidenza e opportunitá di questo incontro con una bandiera italiana (e marinara) e che fosse arrivata proprio a lei che é in contatto con tanti italiani i quali davanti alla loro bandiera ancora si emozionano.

Questo contatto con gli italiani nel mondo é possibile proprio grazie ai grandi progressi tecnologici e informatici, che permettono una comunicazione fra le persone come mai prima era stato possibile. Come ben ha detto Francesca, ci si comunica attraverso i blogs, le reti sociali, quale facebook, con il whatsapp, meraviglioso strumento, e altri mezzi, che peró ha definito un po' spregiativamente come "moda" criticando le persone che condividono i loro momenti e le loro foto.

Io direi che piú che moda si tratta di un grande TRAGUARDO. Sí, perché essere in contatto con le persone che vivono lontane da noi e che solo pochi anni fa era difficile contattare, a me sembra un grande traguardo dell'umanitá.

Nella scienza statistica, la parola "moda" definisce ció che succede con maggior frequenza. Questo significa che i fatti determinano la moda e non viceversa.

E poi non mi azzarderei mai a criticare le persone che condividono su facebook le loro vicende, le loro emozioni e le loro gioie, perché le gioie condivise si raddoppiano, e per chi vive in solitudine, le reti sociali gli aprono una grande finestra che permetterá di essere sempre in compagnia, anche di persone che non conosce personalmente ma che con le quali facilmente puó instaurare un rapporto di simpatia e amicizia. 

Certamente a volte si esagera con il desiderio di protagonismo e si pubblicano cose anche insignificanti pur di ottenere consenso dagli "amici", quelli veri e quelli virtuali, ma non condanno chi lo fa. Sicuramente si sente solo e ha bisogno di conferme....

Cosa dire del whatsapp, applicazione che ad alcuni puó sembrare invasiva, ma per chi ha gli affetti lontani, questo strumento aiuta a togliere molte ansie, perché non solo li si puó raggiungere con un semplice saluto, ma se non si vuole disturbarli, basterá solo vedere l'ora in cui sono stati attivi con l'uso del telefono per tranquillizzare l'ansia di una mamma lontana dai suoi figli.
E questo é il mio caso.

Io con i figli giramondo che ho, grazie al whatsapp, so quasi sempre dove stanno e cosa fanno e non solo! Spesso mi mandano una loro foto scattata al momento ed é come stare vicini, vicinissimi, guardarci negli occhi... Mi spediscono foto e anche qualche video del momento che stanno vivendo, mi fanno vedere  quello che vedono i loro occhi,  condividono sentimenti e sensazioni... e questo é qualcosa di miracoloso e che pochi anni fa ci sarebbe sembrato fantascienza. 

Io non potrei mai criticare questi mezzi meravigliosi. Certamente non approvo le persone che vanno per strada leggendo e scrivendo messaggi con il rischio di scontrarsi con un lampione, e men che meno quelli che lo fanno mentre guidano l'auto, ma questo é soltanto una questione di buonsenso! E il buonsenso o si ha, o non si ha, sia con i moderni strumenti di comunicazione che di senza.

Grazie ai blogs, grazie a Facebook, grazie anche a Francesca, ma soprattutto, grazie a Internet, perché senza di lui, nulla di tutto questo sarebbe stato possibile.

Un affettuoso saluto a tutte voi da una Buenos Aires gelida e piovosa
Lucia

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