Giustissimo, cara Claudia! Veniamo al terrazzo per intrattenerci. Tu dici: " ho scritto un po' le mie attivita per parlare di cose, diciamo, che ci possono intrattenere" .
E infatti, veniamo per stare insieme e conoscere le piccole o grandi novitá del nostro giorno a giorno.
L'importanza di condividerle fa che ognuna di noi rimane legata all'altra. Ci interessa tutto quello di cui si parla in questo nostro posto di incontro, perció veniamo spesso con il desiderio di avere notizie di ognuna.
Oggi l'interesse (per lo meno il mio) si rivolge alla situazione degli allagamenti a Lujan e il pensiero va alla nostra amica MRC che vive da quelle parti, sperando che non sia stata colpita da nessuna difficoltá che hanno portato le grandi piogge di questi giorni.
Anche Marta aveva parlato di grandi piogge a Chivilcoy, ma ancora non erano arrivati i diluvi di mercoledi e giovedí che hanno causato i disastri che oggi vediamo a Lujan e San Antonio de Areco.
Spesso la natura colpisce con i suoi fenomeni. In Europa e nel nord dell'America hanno un'estate caldissima e quando le manifestazioni atmosferiche sono eccessive, la gente soffre, chi in un modo, chi in un altro.
Mercoledí sera sono tornata a casa quasi a mezzanotte dopo essere andata fino a La Lucila, dove abita mia nipote. Si festeggiava il compleanno di Clarita (8) e sono andata a portarle il regalino e stare un po' in famiglia. Ma quando ho deciso di rincasare, giá cominciavano i primi lampi.
Ho viaggiato sotto la pioggia, ma ero al riparo nel bus. Quando sono arrivata a casa, peró, per fortuna, cadeva solo qualche goccina. Due minuti dopo, dal cielo si é rovesciata una quantitá di acqua incredibile.
Guardavo dalla finestra e vedevo una spessissima cortina di fittissime gocce che cadevano obliquamente, arrivavano a terra e provocavano delle onde che si spostavano lungo l'asfalto a causa del vento, proprio come un mare... Era uno spettacolo che mi affascinava e mi intimoriva. E cosí, esattamente cosí, si é ripetuto ieri sera...
Dal mio posto di osservazione, la finestra, nuovamente vedevo la violenza con cui cadeva l'acqua, le macchine che sfrecciavano veloci verso le loro destinazioni, gli scoli pluviali ormai non erano piú sufficienti e si allargavano formando dei canali difficili da superare, volendo attraversarli. Per la strada non camminava nessuno... e pensavo alle persone senza tetto...
Ora voglio ringraziare Marta per la condivisione delle sue letture, in questo caso riferite ad Agostino Degas che mi sembra una persona dalle riflessioni profonde. Leggerle ci aiuta nel nostro quotidiano, cara Marta. Grazie ancora.
Ora vi saluto augurandovi ogni bene personale, anche nelle vostre case e nelle vostre famiglie,
Lucia
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