....

....

martedì 11 ottobre 2016

* Adriana e Marta *

Bentrovate, care amiche! Sono giorni che voglio venire a salutarvi e chiacchierare un po' con voi due, ma non ho trovato il momento giusto. Purtroppo i momenti giusti dipendono da molte circostanze: dal tempo a disposizione, dal desiderio di comunicare, dalla possibilitá di avere qualcosa da dire, ecc.

Ultimamente queste circostanze non si presentano spesso e il nostro terrazzo rimane in silenzio per periodi piú o meno lunghi... Siamo rimaste in poche quelle che riusciamo ancora a dare un po' di vita a questo nostro luogo di incontro in cui tanto tempo fa ci incontravamo con spirito allegro, con buonumore, con voglia di scherzare, e in questo, erano maestre sia Anna che Silvia e la nostra indimenticata Ivana.

Ma ben sappiamo che il tempo, andando avanti, cambia ogni cosa. La vita ci porta a situazioni che cambiano le nostre abitudini, il nostro ritmo, e in molti casi queste situazioni si riferiscono a problemi di salute che si presentano come bollette da pagare per una specie di "pedaggio" per il percorso di vita che abbiamo fatto... e che, dobbiamo riconoscerlo, é un percorso non breve. Quindi ognuna di noi si trova ad affrontare questo pagamento in rapporto al modo in cui ci é capitato di svolgerlo...

Voglio dirti, Marta, che ho immaginato la tua emozione con questo contatto che si é stabilito con qualche Galzerano di quelli che vivono in Italia, nella cittá da dove provengono i tuoi antenati, e specificamente il tuo nonno. Sembrerebbe che hai toccato con mano un filo che é rimasto sempre teso fra l'Italia e l'Argentina e che rende tangibile un avvenimento che risale a moltissimo tempo fa, quando il tuo nonno arrivó nella tua cittá e mise le fondamenta della tua famiglia. Mi sono rallegrata con te, cara Marta, perché ho capito come un foglio di carta a volte puó smuovere nel nostro intimo tante sensazioni nuove e antiche.

A te, cara Adriana, voglio dirti che capisco quanti siano numerosi i tuoi impegni perché oggigiorno le nonne sono diventate preziose per tutto l'appoggio e l'aiuto che sono capaci di dare ai loro discendenti che in questa nostra epoca vivono in un mare di complessitá, di attivitá compulsive e di corse contro il tempo. 

E poi c'é l'amore che sostiene il desiderio di essere utile sia ai figli che ai nipotini e godere lo spettacolo della loro crescita, della loro evoluzione e della possibilitá di trasmettere loro un po' di quello che siamo, di quello che abbiamo vissuto e che vogliamo lasciare come ereditá spirituale, perché le nonne sono dei personaggi di grande rilievo nella vita famigliare, oggi piú che mai.

Io purtroppo non posso condividere nulla con la mia nipotina, che solo posso godermela in modo virtuale. Desidererei tanto poter trascorrere con lei il giorno a giorno e donarle qualcosa di me, della nostra storia famigliare, quella del suo papá e dei suoi zii,  anche loro lontani, e qualche insegnamento che sarebbe il mio lascito per lei... 

Vi saluto con un abbraccio che, oltre a voi due, é anche per tutte le amiche che verranno sul terrazzo. 

Lucia

PS: Non so se MRC riesce a leggerci, cosa che dubito perché immagino quanto sia presa dal suo viaggio e dai suoi amici e parenti. Per vedere qualche foto di questi suoi momenti dovremo aspettare il suo ritorno, cosí ci ha detto... :-) 

E a proposito, voglio dire a Claudia che la sua vignetta augurando buon viaggio a MRC mi é sembrata molto divertente. E' proprio vero che noi donne porteremmo la nostra casa dentro la valigia! :-) 



Nessun commento: