Buongiorno care amiche. Quando arriva marzo, sento che qualcosa di speciale si avvicina. Lo sento come se fosse l'arrivo di qualcuno che mi porta un dono. Sará il mio compleanno??? :-)) Scherzo!!!
Qui é grigio e si sta verificando una grande, massiccia, organizzata (e pagata, perché altrimenti molti non verrebbero da province lontane) manifestazione a sostegno della nostra presidente. Da ieri sera non si poteva circolare in tutta la mia zona. Tutte le strade erano sbarrate organizzando l'arrivo dei pullman (bus) che portano i sostenitori del governo.
Quindi oggi non mi muovo. Sto a casa. Intanto sono venuta sul terrazzo e ho letto i vostri post. In primo luogo voglio dare coraggio alla nostra cara MRV che é preoccupata per la salute del piccolo Dalmiro. Sono sicura che questo periodo passerá e Dalmiro diventerá forte e sano. Glielo auguro di tutto cuore. Le preghiere rivolte alla madonna di Lujan faranno il loro effetto.
Vittoria, ho visto su facebook che siete specializzati tu e Giorgio a fare le salsicce. Siete molto bravi e sempre legati alle vostre tradizioni. Certo che sono una prelibatezza, come tante altre cose tipiche delle tradizioni dell'Italia del sud, anche se nella mia famiglia queste cose non si facevano e quindi nemmeno io le seguo.
Per esempio, un' altra attivitá tradizionale era quella di fare la salsa di pomodoro e riempire le bottiglie. Ho sempre visto fare queste cose, ma a casa mia, mai. Comunque penso che sia una faticaccia, anche se ripagata quando poi ci si siede a tavola.
In quanto alla mia piccola Giada, sí, Vittoria, é venuta buona la pizza anche perché quando Cindy l'ha imparata da me, ha osservato tutti i minimi particolari, scrivendo le misure, i tips che le suggerivo, ecc. e quando mio figlio mi racconta che ha mangiato la pizza di Cindy, mi dice che é molto buona, proprio come quella che preparo io. Perció penso che quella di Giada é stata fatta seguendo gli stessi passi della sua mamma e riguardo a me, forse la pizza é l'unica cosa tipica italiana che so fare.
Tornando a Giada, quando parlo di lei dico "la mia piccola" , ma penso che a cinque anni si é piccoli ancora, soprattutto per saper mettere le mani... in pasta come fa lei! Sicuramente faccio come tutte le nonne che si meravigliano delle prodezze dei loro nipotini come se fossero delle cose straordinarie quando invece non lo sono. Peró quando vedo i video che Cindy mi manda per farmi vedere come pattina sul ghiaccio, io mi compiaccio a vederla volteggiare con sicurezza, mentre il suo amichetto Santiago cade a ogni momento! :-)
Titty, il tuo post é un po' triste per gli addii di cui ci parli. Mi
dispiace per il vuoto che resta intorno a te, ma poi ci si fa una
ragione. Ci parli della tua amica che rimase impressionata dal tuo buon
italiano, ma sicuramente lei lo parlava anche molto bene, per poterlo
saper apprezzare. A parte questo, vedo che ha avuto un posto molto
importante nella tua vita e ti mancherá. Triste peró la sua storia...
Conosco un po' di quello che avvenne per chi viveva a Trieste, Fiume e
tutta la zona dell'Istria che purtroppo l'Italia ha perduto dopo la
seconda guerra mondiale.
Ho letto su "prontofrancesca" le notizie di Nonna Lea. Francesca dice che sta ancora in ospedale e che quando uscirá dovrá fare una riabilitazione per diverse settimane. Non si capisce di quale parte del corpo abbia bisogno di riabilitazione e poi per tanto tempo, sono quasi due mesi. Comunque le notizie sono buone e ci confermano che é sempre lucida come noi la conosciamo. Questo giá e' tanto e solo dobbiamo saper aspettare di poter avere di nuovo un contatto diretto con lei. Solo allora saremo finalmente contente e serene.
Non ci sono state notizie di Anna, soprattutto per sapere se le erano servite le indicazioni che ho dato nel mio post precedente, ma d´'altra parte nessuna di voi ne ha fatto riferimento. Forse non mi sono spiegata bene e non avete capito nulla, oppure giá sapevate come fare e solo Anna ne aveva bisogno.
Silvia, facci sapere se hai seguito il consiglio delle amiche di usare l'olio di mandorle. Sarebbe interessante provare e sapere che ti é servito.
Ora vi saluto e alla prossima
Lucia
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