Il terrazzo é destinato a ricevere visite ogni volta piú distanti una dall'altra. Ormai é molto piú facile e agevole scrivere e condividere il proprio pensiero o le testimonianze delle nostre vicende attraverso facebook.
Quando abbiamo aperto questo nostro spazio, Facebook aveva aperto da poco il suo.
Poi ha preso un grande auge, il sopravvento a qualsiasi altro tipo di comunicazione. E' diminuito anche il traffico delle nostre email, la nostra posta elettronica che ci faceva felici trovare ogni volta che accendevamo il computer.
Ora nella nostra posta prevale lo spam, la pubblicitá di tante cose che non ci servono, non ci interessano, ma che prepotentemente ci arriva, anche se indesiderata.
Anche il blog di Francesca al quale tutti abbiamo aderito con grande entusiasmo, aveva aperto le sue porte intorno a quella data. Basta andare a rileggersi i primi post per vedere quanto era bello partecipare al salotto, pieno di notizie, di informazioni, di opinioni, anche di contrasti fra alcuni dei partecipanti, fino che poi si conoscevano meglio e si chiedevano le scuse reciproche. Quanta ricchezza di comunicazione che peró anche lí, piano piano é andata scemando, diventando sempre meno.
Anche il numero dei partecipanti al nostro blog é diminuito via via. Non vengono piú Ivana, Giuseppe da Montreal, Amparo e un paio che non nomino, ma che si possono vedere sul quadretto in rosso. Ultimamente ci mancano anche Nonna Lea e Anna.
Alcuni giorni fa c'é stato un ritorno lampo di Ivana, come fa sempre lei ogni tanto. Ed é sempre un piacere rivedere i vecchi amici. Lei ci ha scritto e ha condiviso con noi anche una bella poesia, "Viziami", dedicata al suo nipotino Nicoló. Ci ha detto che é la seconda che scrive nella sua vita. La prima fu "Tempesta sul deserto" le cui tracce ha perso (dice), ma che aveva pubblicato sul blog "prontofrancesca".
Ebbene, da brava detective, ho pensato: Ivana inizió la sua avventura con noi, quando Francesca venne a Buenos Aires nel 2008. Ivana cominció a scrivere sul blog "prontofrancesca" con il nome di "Zia Ivana" proprio poco dopo. E' bastato leggere alcuni post che Francesca ha dedicato alla sua visita in Argentnia per rintracciare la poesia in questione.
Eccola:
“Desert Storm”
Respira, silenzioso, il vento rosa nel deserto.
Danzano, qui e là, granelli gialli.
Giocano, laggiù, bimbi profumati di verde.
Improvvisamente una violenta tempesta viola la vita.
Sabbia sul cielo!
Sabbia sul sole!
Sabbia sulla sabbia!
Lampi tetri brillano intorno a me
Prorompono striduli fulmini di acciaio
Grappoli di grandine flagellano la mia pelle.
All’orizzonte, uno sprazzo azzurro.
Nel mio petto, un oceano rosso.
Nei miei occhi, una luce nera.
Tacciono i mari,
tacciono gli uomini,
tacciono le stelle.
Vacillo, non vedo più i colori della vita, mi spengo.
I miei… vent’anni… sven…trati…
Dal… v…e…n…t…o…
Sicuramente ve la ricorderete.
Vi lascio con un saluto dal terrazzo che vi attende sempre.
Un abbraccio
Lucia
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