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lunedì 19 agosto 2013

Positano caro,

Meno male che esisti telegraficamente, perché da ciò che vedo in albergo, necas!

Grazie delle notizie che mancavano. Ma scusa, ognuno è ognuno, io sarei felicissima di sapere che nonhanno mangiato i cioccolatini Perugina...senò avrei un altra volta invidia "sana" come dicono loro...invece te non sai come risolvere il problema di non sapere come mai non li hanno mangiati!

Mannaggia! Ma per te è facilissimo, vai a Napoli e compratene un paio, ma mi raccomando, non leggere i messaggini, non si sà mai cosa scrivono e cosa dicono...


Caravella cara, spero proprio di non trovare piscina con acqua calda, sebbene credo che in uno ce ne sono un tre, con il caldo che fà nel nordest tutto l'anno, allora mi conviene tornare dal mare infarinata e già friggermi direttamente...ma, pensando bene, speriamo, se faccio così, almeno una volta nella vita diventerò famosa una volta nella vita.

No, gia lo sono stata una volta, a São Luis, tornando dall'Isola di Alcântara, con la macchina fotografica in mano e la borsa nell'altra ho infilato un piede in una sabbia mobile, che diventò poi la gamba intera e, per uscire Wladimir ed un altro signore mi hanno dovuto tirare fuori. Ho lasciato la scarpa nella melma, o non uscivo più da lì.Affondavo.
E spiego: il ritorno dall'isola é nella bassa marea, allora dala nave grandina ci portano in barchette piccole a remo, fino adove si arriva, dopo di chè mettono delle tavole di legno ed il resto fino a terra si fà su queste tavole, sulla sabia mobile.
Ebbene, per la logica, non doveva affondare un grassone? No, ho sbagliato io il piede e quindi stavo per affondare...
Mi hanno fotografato per mezz'ora, il tempo del salvataggio e poi in terra perché avevo un piede scalzo, una gamba sporca e metà del corpo in situazione pietosa, quindi mi hanno fotografato anche quelli di terra che stanno ad aspettare l'arrivo dei turista.
Per fortuna c'era un bar con una doccia che ho usato, meglio inzuppata che sporca per entrare in albergo...ma le risate. ridevo tanto che non avevo la forza di aiutare per salire sulle tavole di legno.

baci
Anna

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