Sraffo, non le dire queste parole, io vivo di speranze, non me le togliere, per piacere...sii buono.
Le mie sincere condoglianze alla Caravella e famiglia, penso che sia stato meglio per lei, chi sà quanta sofferenza l'aspettava, lo sappiamo come sono queste malattie, il Signore se l'è chiamata, starà bene ora. Mi dispiace comunque, molto.
Viaggiatrici, come vi seguo e con che piacere. Maria Rosa ti ringrazio che con tutto quello che fate trovi il tempo di tenerci al corrente passo passo, sei bravissima, non ci fai perdere niente.
State benissimo tutte e tre, ma cosa mangiate?Non ho capito cosa sia quel verde....
Sai Ivana che sei molto più bella? Sarà perchè sei nonna, non sò ma stai veramente bella.
Lino è bravo con le foto, come Positano, le altre fotografe non sono tanto brave, ma và bene così...
Io non uso mai lettino in spiaggia, adoro arrotolarmi nella sabbia, Wladimir diceva che ero pronta per essere fritta, ma lui stava nella sedia sotto l'obrellone, ma con la sua pelle chiara diventava rosso come un peperone subito, io invece divento rossa e subito passo al nero. Altro che lettino e altro...
Poi ci buttavamo in mare, nuotavamo come pesci, e poi doccia fredda sulla spiaggia, na delizia...e poi passeggiate a non finire, eravamo arrostiti tutti e due.
Anzi, mi occorre che anticamente andavamo in tribu alla spiaggia, nieente protettori, niente di niente, in mare dalle 10 alle 16, tutti i giorni e d'estate. Che io sappia, i contatti che ancora ho di quell'epoca, nessuno ha cancro di pelle, mai sentito, è una cosa modernal. Ed io non crdo che noi poveri mortali per più che lanciamo cose al cielo possiamo modificare fortemente l'atmosfera...non sò.
E come le sigarette, la prima che fumai fù il giorno che mio padre ne offri una quando feci 18 anni, sigarette senza filtro, tutti fumavano in tutti i posti, le case erano piene di ceneriere si regalavano agli sposi, di cristallo, all'università pochi non fumavano, persino i professori, e siccome non c'erano ceneriere in sala di aula, le cicche erano scopate ad ogni fine lezione dalle impiegat, chili. E poi giù per il panino, il caffè, le chiaccherate sulle materie, di nuovo si fumava...non conosco un collega, nè notizia, che abbia avuto cancro al polmone nell'epoca in cui, appunto il fumo era come respirare, e senza filtro. Ora è tutto contro, si lotta, ma più credo sia lo smog nelle città grandi perchè all'interno continuano a fumar e pure fumo proprio, boh, vallo a capire.
Che abbia un odore sgradevole sono d'accordo, ora che pochi fumano...non stò facendo l'APOLOGIA, LE MIE NIPOTI E GENITORI NESSUNO FUMA, PER ORA ALMENO, MA solo penso, come il sole, è una cosa che non mi spiego.
Sarà che siamo tanto potenti così da poter cambiare l'atmosfera, il mondo? Non sò, ho i miei dubbi.
Dunque, sembra che domani fisso il mio viaggio per il 9 settembre, prima è tutto più caro perchè il 7 è la festa dell'indipendenza, oltre che la festa di un carissimo amico mio.
Ma è proprio una questione di prezzi, saranno 8/10 giorni, non sò ancora, vado a Natal e Maceiò, deciso, sono uno dei pochissimi posti dove non sono ancora andata, prenderò il sole del Nordest, cosa che desidero molto, ed il mare.
Non resto di più perchè sò che stando a tre ore di aereo dopo un poco mi viene sempre la volgia di casa mia, solo più lontano non ci penso, ma vicino, mi viene la smania dopo un pò. Poi da sola ci sono i vantaggi di scocciare nessuno e di poter anche dr seguito al mio modo pazzo di viaggiare, ma d'altra parte c'é lo svantaggio della solitudine. Ma impossibile coordinare le due cose. L'unica amica che ho che potrebbe farlo non è viabile perche lei si sveglia alle due del pomeriggio, quando io ho già vissuto varie ore, e fà le ore piccole quando io sono esausta. Poi mi sveglio invece di notte, leggo, vedo la Tv, non sono una persona vivibile infatti. Darei molto fastidio, scomparirei a volte alle sei del mattino, impossibile starmi dietro.Ahahaha, d'altra parte, prima di Wladimir anche negli USA ed Europa ho viaggiato da sola, meno in Italia che ho i parenti, ma anche lì i viaggi erano sola. Ci sono abituata alla fine.
L'unico posto dove stavo a mio agio era a Labro, purtroppo il marito della mia amica ci ha lasciato, ma Didì, alle volte mi svegliavo alle due del mattino e lo trovavo in piedi, al computer, o vedendo la televisione, ci prendevamo un caffé, lui li faceva a litri, fumavamo e chiaccheravamo sul Brasile, sua grande passione, ci ha vissuto metà della sua vita fino al traslocco in definitiva in Italia. E parlavamo, chiedeva, rispondevo, poi andavo a domire ma se mi svegliavo e circolavo poi alle cinque o sei trovavo marito e moglie di nuovo con caffè fresco e chiaccherate, che delizia...Lì non disturbavo nessuno perchè se non trovavo svegli accendevo la Tv, facevo il caffè senza disturbre nessuno.Spero almeno, ma sicuro che no, le pareti erano di pietra grossa e le tanze ben distanti...
bè basta ora, bacioni a tutti
Anna
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