Qui sono le 18 e stiamo ciondolando Letizia ed io. Oggi lei non lavora e quindi e' bello condividere la giornata con le piccole cose che la memoria ci riporta: alzarci e chiacchierare durante la colazione, poi preparare il pranzo e mangiare quei piatti usuali di quando la famiglia era tutta insieme, poi i ricordi e le risate per alcune situazioni che ci venivano in mente...
Ha un paio di giorni liberi, ma dopo ritorna per una settimana sul set. Il suo lavoro come assistente di produzione e' specificamente quello delle relazioni pubbliche. Lei e' quella che va all'aeroporto con macchine di lusso, come la Mercedes, a prelevare gli attori, o sportivi, o personalita' comunque, che prenderanno parte dello spot pubblicitario. Poi li accompagna in albergo, li porta a cena, prendendone ovviamente parte, insomma e' l'assistente. Quando lavorano fuori Barcellona alloggia nello stesso albergo del protagonista e dei manager della produzione. Per esempio, questo lavoro che inizia fra un paio di giorni, la portera' a Valencia e quindi la sera saro' a casa a cenare da sola. Ma quando finiranno le riprese, iniziano le nostre vacanze!
Cara Silvia, sono contenta che ti piaccia la foto cristallizzata. Infatti e' bella, perche' e' bella la foto che ho preso per realizzare la distorsione. Ho sempre pensato che dovevo chiederti se ti piaceva, ma poi sempre mi sfuggiva, e quindi sono contenta di sapere che e' di tuo gradimento. Chissa' se Luisa la pensa allo stesso modo. Lei non si fa sentire da un po'...
Brutta storia quella del dentista... e ancora di piu' quella della vostra assistenza medica. Praticamente pagate per non avere nessun servizio... In Argentina queste strutture private sono carissime, ma il livello delle prestazioni e' ancora abbastanza discreto.
Cara Anna, sono d'accordo con te che la situazione in cui ti sei trovata nelle sabbie mobili non era certamente da ridere, hai rischiato la vita! E' stata una situazione molto drammatica, altro che ridere! Pero' io ho riso, come pure penso MRC, immaginando la tua entrata in albergo tutta bagnata senza che nessuno potesse sapere cosa ti era successo.
Ma non ci hai raccontato come sei capitata in quel posto e chi erano le persone che ti hanno soccorso. Immagino che tuo marito era con te.
Mi ricordo che ho sentito parlare delle sabbie mobili quando ero ancora ragazzina, otto o nove anni, e leggevo tante riviste a fumetti. In una delle avventure, magnificamente illustrata, ho visto cosa significava cadere in un posto che ti inghiotte inesorabilmente. Ne fui molto colpita, anche perche' l'ultima illustrazione mostrava la mano dell'infortunato che spariva inghiottita dalla sabbia. Certamente si trattava del malvagio della storia, ma lo stesso quella fine faceva molto effetto... me lo ricordo come se fosse adesso.
Quante cose ho imparato dai fumetti! Erano molto istruttivi e mostravano il mondo, imparando inconsapevolmente la geografia e le usanze e costumi diversi di altri paesi, quelle zone molto esotiche, dove trascorrevano le storie. Non esisteva ancora la TV.
Eppure i fumetti erano considerati letteratura di serie B.... Grande errore che oggi e' stato corretto e si da' molta importanza anche ai disegnatori, che sono dei veri artisti. Io che amavo disegnare, avevo un plus di insegnamento, osservavo i disegni con grande passione e disegnavo gia' benissimo a quell'eta'.... Facevo collezione delle riviste a fumetti. Ce n'era una che si chiamava "L'albo dell'Intrepido" e ogni volta era una storia che iniziava e finiva nella stessa rivista.
In quanto a quello che dici, Anna, della famosa chiesa de La Sagrada Familia, puo' piacere o no, ma che e' una straordinaria opera d'arte, questo e' indiscutibile. Se tu leggi la storia dell'architetto che l'ha costruita, Antoni Gaudi, ti appassionerai. In verita' la chiesa non e' mai stata conclusa perche' Gaudi mori' in un banale incidente stradale, ma e' passato un secolo e solo adesso stanno arrivando a qualche risultato verso la conclusione. Per me e' un opera affascinante, come le altre sue opere, in primis il Parco Guell, o la casa Battlo'. Cercale su Google.
Ora vi lascio, dobbiamo andare al supermercato.
Un abbraccio a tutte voi...
Lucia
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