Anna, El coronel no tiene quien le escriba, è una novella pubblicata da Garcia Marquez a inizio degli anni 60. Alcuni anni fa è stato fatto un film con lo stesso titolo. E' strano che tu non ne abbia sentito parlare. Si tratta di un colonnello reduce (veterano) di guerra che aspetta una lettera che gli annunci l'arrivo della pensione... invece aspetta inutilmente. Dicono che sia uno dei libri piu emotivi di Garcia Marquez.
Marta, buon viaggio a La Plata e divertiti con Bauti. Sai che anche io ho voglia di vedere Il turista e il Cigno Nero, ma per ora non sono ancora riuscita.
Ci sentiremo al tuo ritorno! Un abbraccio.
Claudia, io non sarei mai stata una buona maestra come te. Non ho mai avuto la pazienza specialmente se i bambini sono difficili!
Parlando del musical che hai visto, con il repertorio di Rita Pavore, sarà mica per caso la stessa persona che ha diretto un altro musical che si chiamava, credo, "Mina, che cosa sei?" Lo interpretava una artista argentina di cui adesso mi sfugge il nome, ma che in Francia ha avuto un grande successo facendo a teatro la vita di Edith Piaf. Bravissima cantante, proprio come lo era la stessa Edith Piaf.
In quanto alla signora Lujan, infatti ho visto che è apparsa nel blog di Francesca verso la fine dell'anno scorso, ma quello che mi meraviglia è la grande familiarità e confidenza con cui scrive, come se avesse conosciuto tutti personalmente, cominciando da Francesca.
Se nelle foto con la bandiera, c'è qualcuna di Lujan, e se ci fosse stato il nome sotto ogni fotografia, avremmo potuto pure conoscerla, ma infatti le foto correvano veloci e senza identificazione. In quanto al fatto che ti meraviglia che Nonna Lea non sia stata presentata ai genitori di Francesca dopo tutti questi anni, ho visto che è stato spiegato dalla stessa Nonna Lea. Però mi piacerebbe vedere qualche foto dell'incontro.
Hai ragione Gaetana, quando dici che non tutti i giorni sono uguali... ma tu raramente ci fai vedere il lato oscuro... della luna, dico del tuo umore. :-) Scherzo, so che tu non lo perdi facilmente, quindi so che se un giorno sei giù, fai molto presto a riprenderti e ne sono contenta per te. Ora però devo dire che non sono d'accordo con il pensiero del giorno. Non saprei se la povertà mi spaventa, perchè non sono stata mai veramente povera, ma nemmeno veramente ricca, ma se di qualcosa dovrei aver paura, forse è proprio della povertà! La ricchezza ti permette di fare molte cose... la povertà ti limita infinitamente. Questo è quello che credo io.
Vittoria, grazie del tuo interessamento. La mia ferita non è ancora guarita e mi fa sempre un po' male, ricordati che ci sono cinque punti, quindi il taglietto è ben profondo, ma domani ho l'appuntamento con il chirurgo e lui mi dirà come vanno le cose.
Un abbraccio a tutte voi
Lucia
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