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domenica 23 giugno 2013

Eccomi, sono la latitante

Ciao ragazze, alla fine ho tempo senza affanno per rispondervi. Per fortuna l'impegno che oggi mi faceva rimanere tutto il giorno fuori casa a ultima ora é stato cancellato.
 
Questa mattina sono entrata in Terrazzo  e ho cercato di leggere piú commenti sugli avvenimenti vostri e altri su opinioni della mia intervista. Innazitutto, Lucia, mi dispiace che tu abbia alcune preoccupazione sulla tua salute, ti auguro che il 28 giugno venga tutto per bene.   Anna, anche mi dispiace che le manifestazione del legittimo malcontento che negli ultimi giorni hanno esternato i brasiliani siano stati vicino a casa tua.  Immagino la paura.
 
In quanto l'intervista, grazie a tutte quelle  che sapendo spagnolo la avete potuto leggere. In tutto sono state due ore di domandi e risposte, quindi per stampare editano quello che pare al giornale e molte volte le risposte non sono del tutto esaurienti. In tutti i modi, mi avevano detto che ne veniva completa sulla web, invece non é stato cosí. Esempio, ho voluto condivedere con voi perché dopo di aver parlato sul mio soggiorno in Italia, ho raccontato che, anche se per adesso latitante( hahahahaha) pure apparteneva a un blog di amiche italiane che vivevano in molti posti del mundo.
 
Bene. Sí, é vero ho combinate tante che in punizione i miei genitori mi hanno fatto fare 2 anni in colleggio con le monache, in questo caso, per lo meno la rettora una persona educata in Europa per cui  con una mente molto aperta, ha fatto molto bene alla mia formazione da independente di pensiero.
 
Con mio cognato soltanto ci possiamo vedere in riunione familiare perché rimane molto occupato pure il fine settimana. Quando succede, alcune volta scambio qualche opinione, ma c'é un accordo in famiglia di lasciare lontani i temi della governazione  perché se non le riunioni diventerebbero raduni politici. Di queste cose parlavo di piú con mia sorella, sapendo che lei raccontava a suo marito, ma alcune volte non le piaceva la mia opinione, quindi ho deciso de non parlarne piú, non sia che uno di questi giorni si scatene una terza guerra mondiale (hahahaha) e pure perché cosí sono piú libera di scrivere quello che mi pare.   
 
L'intervista non é dovuta a lui, ma ai miei scritti che sono abbastanza forte e critici, ma da 15 anni li ho fatti con lo stesso stile. Da alcuni anni mi hanno chiesto fare l'intervista e mai ho voluto. L'ho accettata perché giornalisti radiali nuovi credono che come opinionista sono nata ierie e come últimamente alcune mie scritte hanno fatto molto scalpore perché ho fatto critica a funzionari con importanti cariche ufficiali o del settore gremiale vicino ai politici, dicono che chissá é il governatore che opina queste cose. Dunque adesso mi conveniva accettare l'intervista.
 
In quanto alla moda, la risposta non viene completa. Ho detto che mi madre ci ha insegnato ad abinare borse e scarpe perché cosí si usaba quando ero giovane. Pure mi hanno chiesto sul mio stile diverso fra le donne della mia cittá, perché indoso indumenti che mi piaciono siano o non siano di moda, giacché non mi va di inseguirla puntualmente. Uso borse in colore forte per lo meno da 10 anni, cioé prima che fosse moda. Le scarpe mi piaciono di colori neutro o clásico e mai con palchetto come adesso si usa, sono orribile.
 
Mi feccero per lo meno 30 fotografie, ma il giornale ha scelto quelle da pubblicare. Ma, risulta che, a secondo  il momento, la pashmina, il cappello, i fiori e le farfalle sono un segno particolare del mio abbigliamento,  per cui hanno voluto che indossasse queste cose, soprattutto il cappello verde che piace a tutti.  In Colombia questo tipo di cappello con forte colore non ha una impronta maschilista, allora non preoccuparvi continuo ad essere feminista (hahahaha), ma non a oltranza. Un altra cosa, anche li vedo belli non mi piaciono i cappelli con la tesa larga, di quelli mia madre  ne ha un mucchio.
 
Poi in Italia ho imparato sulla moda come industria e sulla perfetta rifinitura "made in Italy", ma il gusto sempre l'ho portato adosso (hahaaha), il cui viene agevolato in quanto all'abinamento dei colori per la mia professione di disegnatrice. Chiarisco, in Italia  il mio intelletto si é  arricchito con piú conoscimenti sulla mia carriera, storia, arte, cucina e altre cose appartenente alla cultura italiana, come pure continuo a farlo con voi ogni volta che rientro in questo bel posto chiamato Terrazzo sul Mare. Abbraccio e bacio per tutte, Amparo Margarita  
 
 
 

 

 


 


 

 


 

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