Benissimo, sarai l'unica gnerala del mondo, ma con le stesse funzioni, ehehehehehe
Quanto al tuo racconto, tragico-comico, per chi lo legge...mi vedevo la scena che tra l'altro è molto comune anche qui. Certo la gente non ha il senso dell'educazione quando fà i fatti suoi, però scusa ma io avrei detto alla prima signora, prego si segga qui che così è più facile cercare ciò che cerca nel zaino, no? Bè, dipendendo dalla faccia della suddetta signora, ahahahahahaha.
Io in genere non mi seggo mai nei banchi vicino alle porte, perchè la gente che deve scendere o no, si mette proprio sopra alla porta per poter scendere, anche perchè almeno qui, l'apertura della porta é relativamente rapida, non puoi arrivare da lontano, tanto che se scendo subito resto in piedi anche io sulla porta.
Stranissimo il cantante nella metropolitana, almeno per me, mai visto...ma veramente se canta belle musiche aiuta a sopportare la ressa. Io, particolarmente, ho un problema con l'odore, che non sò da dove proviene, che c'è nella metropolitana, sia nelle stazioni sia nei treni, secondo Wladimir era la gomma che ricopre il pavimento, non sò, ma in alcune stazioni attualmente ho notato che non c'è, forse era perchè nuovi, non sò. Intanto lo prendo poco, perchè esco poco, mi gira un poco la testa quel cambio di stazioni con scaloni o alla ricerca della scala automatica che non la trovo mai nel punto dove scendo, devo gironzolare. Per me, nonostante più lungo, è più soave il traggetto in onibus, almeno stò quasi al sole...e sopporto meglio il traffico che la confusione.
Ma molto diverrtente. Se non mi sbaglio la storia dell'autobus era quello che non riuscivi a sederti bene, ma io ricordo che gli autobus a Baires hanno la panchina molto stretta, almeno in paragone alle nostre. ce, quando riesci a sederti almeno c'è il posto per due.
Un bel racconto il tuo per cominciare un fine settimana che qui si presenta un poco elettrico, io stò un poco preoccupata con domenica, ma non dipende da me...
bacioni
Anna
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