UN POSTO DOVE INCONTRARCI IN ARMONIA E PER SCAMBIARCI LA NOSTRA AMICIZIA.
* Il terrazzo sul mare è un luogo immaginario dove un gruppo di amiche, virtuali e non, ma di origine italiana, sparse in tre continenti diversi, si incontrano per scambiarsi le proprie piccole vicende quotidiane, i propri pensieri e il loro affetto.
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mercoledì 7 marzo 2012
* gli indigeni (los indios) *
Bentornata cara MRC e grazie delle foto che ci hai fatto vedere. Mi sono piaciute, meno quella con il cartellone degli indios. Non mi è piaciuto il modo strano di scrivere KALLCHAKI,una scrittura completamente inedita, mai vista prima. Per me è sempre stato CALCHAQUI'. Quella forma esotica ed aliena di scrivere la parola mi sembra un voler rimarcare che loro sono DIVERSI e per questa diversità vanno rispettati e della quale ne sono orgogliosi.
Non vorrei fare polemica, ma io credo che tutti gli indigeni del nostro paese sono rispettati e amati, per lo meno da persone che si considerano normali, perche solo un anormale puo' non rispettare ed amare i padroni delle terre dove abitiamo.
Su questo argomento vorrei fare un accenno a certe rivendicazioni che gli indigeni non si sognerebbero mai di fare, ma lo fanno spronati da organizzazioni "pro-autóctonos" che a me sembrano più papisti del papa.
Ho visto qualche tempo fa un programma alla TV dove un bianco stimolava gli indigeni a conservare la loro cultura, a non perderla perchè è un valore. Su questo sono d'accordo, è un valore, ma mi è anche sembrato che ai giovani indigeni, vestiti alla maniera attuale, non interessa essere diversi, loro vogliono essere MODERNI, cioè essere inseriti nell'attualità, nel mondo di oggi e non rimanere arroccati in un ghetto per difendere una cultura che li lascerebbe emarginati.
SONO D'ACCORDO CHE LE CULTURE ORIGINARIE VANNO RISPETTATE E CONSERVATE, ma questa necessità viene espressa e veicolata soprattutto dai bianchi che vogliono inculcare negli indigeni dei valori dei quali essi non ne hanno una vera consapevolezza e viene loro presentata come una necessità della quale non ne hanno mai sentito prima il bisogno.
Ho avuto modo di vedere in questa trasmissione, un argentino, di origine polacca, specificamente il Chango Spasiuk che parlava con un gruppetto di indigeni mapuches stimolando in loro la coscienza "di razza e appartenenza" e ho sentito uno di questi giovani indigeni dire: "quando noi eravamo liberi, senza contaminazione..." e io mi sono chiesta: liberi da che cosa? contaminati da che cosa? Dal mondo che avanza? Dal mondo che evolve? E perchè si dovrebbe condannare questi giovani indigeni ad essere custodi di usi e costumi, vivendo nelle loro usanze e tradizioni che non vanno d'accordo con i tempi e con il mondo che cambia? Forse i bianchi non sono stati anche loro primtivi e poi piano piano si sono evoluti verso forme più civilizzate di vita fino ad arrivare dove siamo ora?
Perchè non inserire e intergrare queste comunità alla società moderna usufruendo anche loro dei vantaggi della tecnologia che ci fa crescere in un baleno riempiendoci di conoscenze e cognizioni di ogni tipo? Non è un bene prezioso di cui tutti dovrebbero usufruire? Crescere, non è un beneficio al quale hanno tutti diritto? Crescere sani, con i benefici della medicina moderna, crescere intellettualmente, crescere nella conoscenza di sé stessi e del mondo che ci circonda, non è un bene?
Scusate se ho trattato questo argomento, forse non era il caso e neanche il luogo.
Comunque, bentornata MRC e mi fa piacere sapere che hai passato una bella vacanza.
Lucia
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