TANTI AUGURI IN QUESTA GIORNATA.
Ma condivido pienamente il suggerimento di Claudia, quando dice che ci dovrebbe essere anche il giorno dell'uomo. E questo per due ragioni, primo perchè secondo me ci dovrebbe allora essere il giorno delle zie, zii, nipoti, perchè i festeggiamenti purtroppo sempre nascono da un preconcetto, e secondo perchè se cosi non fosse, anche loro si meritano il loro giorno, senza di loro noi anche non esisteremo, non saremo madri, nonne ecc.ecc. quindi...sono tanto importanti quanto.
Certo la donna, per ragioni puramente fisiologiche ed immutabili, è più soggetta a discriminazione, ma le cose stanno cambiando, i giovani mariti oggi si occupano anche loro dei figli in quasi tutto, meno la gravidanza, e come si fà, sono nove mesi e più diritti danno alla donna di stare a casa, tre, quattro, cinque mesi, per via dei figli, indubbiamente necessari, peggio è nel mondo del lavoro.
Titty, almeno qualcuno la pensa come me, ma ti assicuro che se non ti piace la statua della libertà, certamente il Cristo non ti piacerà, tirando la vista che è magnifica.
Mi dispiace per tuo cugino, ma è lodevole che un medico metta il paziente in primo posto, cosa rara...una vita valida.
Ancora in riforma il tuo edificio, mamma mia, quanto tempo...
Vittoria, bella la tua poesia, complimenti, la poetessa del blog...Ho visto che tuo nipote non è stato operato, ma certo la tosse non lo permette perchè semplicemente non potrebbe avere la bocca aperta, ma presto la farà.
Marta anche io ho trovato stranissimo l'allattamento fino a cosi tardi, sò che è possibile, ma mai visto.
Lucia, circa gli indigeni, il discorso è lungo. Qui alcune tribo sono state civilizzate, dico, con il nostro criterio, alcuni giovani frequentano le università, ma il discorso è molto complicato. Le poche esperienze che io conosco di trasferimento in città ed accesso a tutto quello che è diritto moderno di tutti noi, sono stati un fracasso. Loro sempre ci soffrono, si danno alla bibita, si ubriacono, pretendono di continuare con due o più mogli come nella tribu loro, insomma, è diffiicile adattarli bene. In più se trasgridono non sono soggetti alla nostra legge. Possono uccidere, come successo, e non possono essere giudicati da noi, non sono capaci di intendere e volere d'accordo con i nostri concetti. Hanno una legge speciale che li esenta da certe colpe.
Insomma, non si tratta di lasciare in pace la terra che era loro, si tratta di lasciare loro vivere la loro cultura, con rispetto ma lontano dalla nostra che solo li corrompe. Civilizzarli tutti? Completamente? Forse in molti secoli, ma fin là si dileguano.
Di nuovo auguri, un abbraccio
Anna
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UN POSTO DOVE INCONTRARCI IN ARMONIA E PER SCAMBIARCI LA NOSTRA AMICIZIA.
* Il terrazzo sul mare è un luogo immaginario dove un gruppo di amiche, virtuali e non, ma di origine italiana, sparse in tre continenti diversi, si incontrano per scambiarsi le proprie piccole vicende quotidiane, i propri pensieri e il loro affetto.
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giovedì 8 marzo 2012
A TUTTE LE DONNE
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