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domenica 3 marzo 2013

Cara Lucia

Mi dispiace la nottata che hai passato. Non sapevo che esistevano in città veramente i tetti di vetro, qui si usano in alcune case di campo, ma in città la parte delle finestre é di vetro, ma il tetto in genere è estensione della casa, quindi di muro, Almeno quelle che ho visto io, mia madre aveva il terrazzino.
Posso figurarmi il frastuono.

Anche a me non piace il camino de mesa, e difatti questo non lo è, lo chiamo così per spiegare, non è fine come dovrebbe, é semplicemente una macchia di colore che ho messo perchè il tavolo é un poco grande ed ho vouto cambiar eun poco, non posso cambiare niente a non essere le cose. Almeno mi diverto un poco.
Quanto alla generosità, non é proprio così, siccome non sono brava ad indovinare i regali, se qualcuno viene e mi dice che belliino quello, io ho immenso piacere a darlo, sempre che non sia un ricordo o un regalo di altre persone che allora non apro bocca. Ma queste cose del Piauì Silvia me le ragala sempre, ne ho parecchie e poi ora le vendono anche qui a l supermercato vicino casa mia, e vanno a rubba.E siccome Marta veramente stà lontana, non é neanche facile mandarglieli o portarglieli, pesano molto, e non gli regalo mai niente...

Quanto al testo di Adriana anche io l'ho letto, è sempre molto interessante quel che scrive, peccato non si possa essere unita a voi  nell'incontro.

Caravella cara, dovresti andare a scuola ad imparare a leggere e scrivere, ma che spiegazione più esfarrapada come direbbero i brasiliani...ma che ti credi che siamo geni noi? Tu la password te la segni in un quaderno, in un pezzo di carta, e quando ne hai bisogno la usi...semplice così...bacioni volatile, sei sempre la solita, e poi cerchi scuse. Ehehehe

bacioni
Anna

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