Cara Adriana, quel che hai fatto te in cucina mi ha fatto girare la testa, niente a vedere con il semplice e complicato impasto di un solo piatto. Oltretutto ho pulito la cucina perchè non ho mangiato niente...ero stanca di cucinare, e mi soo stancata con il lavoro, e spero oggi provare il risultato. Spero buono.
Tu invece hai cucinato e mangiato, certamente era mangiabile...il mio non sò ancora.
Scusa ma se ho capito bene ti riferisci alle bancarelle nei marciapiedi attorno la stazione dai venditori di mangiare e cianfrusaglie...questo ho capito, credo, tu chiami vendita delle strade.
Ebbene, questo è n fenomeno che abbiamo in abbondanza qui, nell'angolo di casa mia ho un venditore di frutta, all'aperto in strada. In città le strade sono piene di quelli che noi chiamiamo di venditori ambulanti. Ebbene, la polizia fà varie investite ma sono tanto organizzati che scappano e poi ritornano.
Ti riferisci a questo? Ebbene, questo non é un problema culturale credo, credo sia un problema della miseria...non sò se sai che a Roma, Vaticano e dintorni, fontana di Trevi e dintorni, Parioli e intorni, Napoli intera, sono pieni di questi venditori ambulanti con le loro cianfrusaglie che anche noi compriamo, per lo più cinesi, e che invadono tutte le città.
È una versione più povera delle piazze di Bologna, Rimini ecc. con le loro vendite di tutti i tipi di cose. Dai vestiti alle pentole agli oggetti di decorrazione, di cose utili ed inutili.Questi li chiamano mercatini.
Pompei è piena di bancarelle sul marciapiede.
A Roma attorno alla stazione termini piena zeppa di venditori ambulanti, di viziati in droghe.Come qui.
Se é questo a cui ti riferisci, è mondiale, sono orrende, ma sono frutto della mancanza di sopravvivenza di tanti emigrati o non, almeno io lo vedo così qui, e cattiva amministrazione pubblica.
Se non ho capito, ebb`r, non ho capito, sono capovolta.
bacioni
Anna
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