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sabato 24 ottobre 2009

SÍ, EPPUR PENSO

Carissima Lucia, sì penso...sorpresa? Ma, aspetta, non penso quando dormo, tanto che neanche sogno, solo quando sono incubi, rarissimi.
Ieri sera poi, ho parlato via Skype con la mia amica di Labro, e gli ho spiegato di nuovo il fatto del dormire mio che non voglio disturbare.
E gli ho detto anche che penso...è rimasta sorpresissima.  Il problema con lei è che abita nel cucuzzolo della montagna, in un antico borgo che era della famiglia del marito, in fondo è un castello medievale. Che era no, che é. Dunque, per salire nelle camere da letto c'è un gradino di cemento, credo, che mi arriva alla cintura, io lo salivo sempre in ginocchio, succede che ho il ginocchio scollato, e per andare in cucina la notte, se mi dimentico qualcosa di giorno in stanza, la cosa é difficile.
Lei mi ha detto che non è tanto alto, ma io lo ricordo...siamo state due ore e mezza d'orologio a pensare come si faceva ed a parlare di tante cose...Poi il marito che stava dietro di lei, mi ha detto che c'é una stanza giù con bagno e che si apre sul cortile...vuoi meglio di questo? E ha pure un cucinino che non l'ho preso neanche in considerazione, che ci faccio? la mattina mi sveglio e sempre, almeno se niente è cambiato, con Didì, il marito ,ci prendevamo il caffè, lei dorme fino a più tardi e facevamo fofocas di lei. E poi mò mi deve portare anche dove portava Silvia,giù a comprare il giornale, il pane e prendere il caffè...Insomma, tutto programmato. Che Dio li aiuti...
 
Mi è sembrato che sia Didì mi porterà giù al caffè, sia lei è disposta a dedicarmi un poco del tempo, li ho visti tranquillissimi...
 
Adesso a parte gli scherzi, non tanto, GAETANA, grazie della mancata telefonata, ma sai cosa é successo? Stavo appunto sullo skype e la zia di Wladimir mi doveva telefonare a quell'ora, così che non ho potuto rispondere, non per maltà, ma perchè lei mi tiene due ore al telefono e non ci sente dall'orecchio che stò al  Skype, che tra l'altro non sà neanche cosa sia. Allora anche la mia amica sentiva il telefono e gli ho spiegato che avrei ritelefonato indietro e chi era. Mi dispiace molto aver perso il piacere della tua telefonata e mi dispiace più ancora che sei stata OBBLIGATA AD AVERE IL PIACERE DI PARLARE CON LUCIA, per  COLPA MIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Auguroni per la tua BISNIPOTINA...     si dice così? E parteciperà al blog?
 
Ed infine SERENO VARIABILE. Ed anche per te, sai, la teoria é dei cinesi, non mia, e mi piace, solo questo. Io parlavo dei vivi, non di quelli che se ne sono andati. Per loro il problema non esiste. E ti dico di più, tanto sono d'accordo con te, che ci ritroveremo tutti, che dico sempre a Wladimir di stare ben vicino alla porta di dove stà affinchè lo trovi facile, perchè distratta come sono, è capace che passo e non lo vedo.
 
Hò già raccontato la storia della tazzina appoggiata in un mobile che non c'era, ho già raccontato che mia madre mi chiamava Anna passaguai, chi sà poi perchè...Ma non ho raccontato che un giorno tornavo a casa dei miei che era anche mia all'epoca, e arrivata sul portone, la mia cara amica e vicina, mi dice: Anna, ma quello non è tuo padre? Difatti, avevo incrociato mio padre nel che ritornavo e lui andava, nello stesso marciapiede, e nè io l'ho visto, nè lui, come vedete é una questione di eredità. Non é colpa mia.
 
E adesso, chiudo e passo, spero di non avervi preso tantotempo di un sabato, e anche mi sono dimenticata anche oggi il rosa che dice bene che sono io che così chi vuol saltare lo può fare da subito.
 
Un abbraccio a tutti, e tempo, per piacere ,vola per la nostra amica.
Anna
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