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sabato 24 ottobre 2009

Una porta socchiusa

E socchiusa stà a quest'ora della notte.Ci vorrà un poco di tempo affinchè il sole nasca uguale, al mattino ,e la luna non si spenga e la luce ritorni ad illuminare la nostra terrazza. Il tempo, più di qualunque parola potrà fare il miracolo.
E solo nel silenzio del mezzo della notte, che parla più di ogni cosa, e che è l'unica cosa che sento, posso scrivere alcune parole, perchè mi sento come nascosta, come anonima per avere il coraggiodi esprimermi. La chiamo difatti la voce del silenzio, del silenzio che mi circonda, del mio silenzio che parla.
 
Volevo ripetere qualcosa che ho già detto, non ricordo quante volte, perché mi attrae tanto, perchè vorrei crederci, perchè vorrei fosse sul serio la mia filosofia di vita, e mi ripeto, e ripeto a me stessa, fino all'esaurimento, un giorno sarà mia.
Ma dicevo, i cinesi,quando nasce un bambino, piangono e soffrono, e perchè? Perchè questo essere che nasce, che dovrá vivere una vita, è un incognita per il futuro, niente di quello che gli accadrà, di bello di brutto è previdibile. E questa incognita fà soffrire.
A sua volta, quando una persona lascia questo mondo, fanno festa, mangiano e bevono e perchè? Perchè questa persona che è andata via, ha compiuto il suo destino, quello che ha passato di bello e di brutto è già un passato, non ci deve preoccupare più. E festeggiamo la fine del suo cammino, la conclusione di questa incognita che già non lo è più.
In riassunto, perché soffrire per chi soffrire non può più? Perché non gioire con la sua missione compiuta, sia essa quella che sia?
 
Ebbene, mi sembra una filosofia di vita, considerando che la vita questo è, di un altruismo sublime, quello che fù, non soffre più. Non stá al nostro posto, è immune a tutti gli avvenimenti. E questo ci deve far gioire con lui.
 
Bè, ed i bambini, bè, ovviamente li accompagneremo, cercheremo di spianargli il cammino, farlo meno arido, ma la vita, la vita non possiamo impedirgli di viverla, bella o brutta che sia. E la loro vita ci farà gioire e soffrire, certamente, inesorabilmente, per questo loro piangono. E se pensiamo come loro ad una vita come un cammino da percorrere, senza una meta sicura, piena di curve, di pietre e di fiori, allora sì, che tutto questo fà senso.
 
Bè, scusatemi se mi sono un poco persa, ma stò un poco persa.
 
Buonanotte a tutti
Anna
 
Gaaetana a te buongiorno ancora, no?
 
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