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domenica 26 dicembre 2010

Bruciare le navi

Anche voi avrete sentito questo detto: Bruciare le navi...
Sta a significare che una volta arrivati in un determinato posto, se per caso ti venisse la voglia di tornare indietro perchè non ti piace quello che hai trovato, o che è diverso da quello che avevi immaginato, non si possa rifare la strada del ritorno. 

Queste parole sono state pronunciate probabilmente da qualche navigatore-conquistatore del passato prendendo una decisione estrema per evitare la tentazione di tornare indietro con il suo equipaggio e non continuare più con un'avventura difficile e rischiosa. Perciò,  una volta bruciate le navi si dovevano accettare le condizioni del posto raggiunto e lavorare per migliorarlo.

Ecco: anche io ho pensato di bruciare le navi e rimanere al terrazzo.
Ho deciso che, nonostante in questo nostro luogo di incontro qualche volta si sono presentate alcune "turbolenze" (come in un viaggio in aereo), bisogna continuare avanti e rimanere tutte insieme a condividere il bello DI STARE INSIEME.

Avevo detto nel mio scritto in cui annunciavo la chiusura, che ero stanca e satura... ed è verissimo. Mi sentivo stanchissima e satura di certe situazioni ripetitive che creavano molto disagio. Mi era venuto un senso di intollerabilità, ma poi, ho pensato che bisogna lavorare per migliorare e per conservare il nostro posto.

Ho sentito che molte di voi, al pari di me, eravate dispiaciute, se non addolorate,  e allora ho pensato che la mia decisione meritava di essere presa in considerazione e riflettendo su ogni cosa, ho deciso di aprire di nuovo il nostro terrazzo, perche il terrazzo È NOSTRO.

Perciò, se volete continuare a visitarlo, potete farlo come avete sempre fatto. La porta è aperta e la "chiave" è sempre la stessa.
Un abbraccio e grazie per essermi state vicine con il vostro affetto e solidarietà.
Lucia

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