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martedì 4 novembre 2014

cARISSIMA lUCIA

aHAHAHAHAHAHA, stai avendo un sacco di avventure nelle tue incursioni in questo periodo, ci mancava solo questo...
Noi anche abbiamo le manifestazioni dei senza terra e dei senza tetto, è un continuo, invadono edifici principalmente in centro, abbandonati, vivono lì in centinaia, senz'acqua, senza luce, ma almeno hanno un tetto.
Però và detto che i capoccia di questi movimenti hanno macchine di ultimo tipo e casa propria, e sai come? Fanno occupare ed occupano questi posti, per lo più le case popolari ancora non assegnate, cioè, vuote, e poi le rivendono ad altre persone...il chè poi provoca problema per quelli che veramente li hanno acquistati a prezzi bassi. Insomma, i furbi ci stanno dappertutto, ed è una vergogna che non siano individuati e castigati. E sì, prendono pioggia e sole, e non si muovono, poi viene la polizia con il mandato di disoccupazione, raccoglie le loro cose e ricomincia tutto di nuovo, non c'è dove alloggiarli, i veri dico.

Spero la pioggia finisca da voi come pure il freddo, an he voi siete in piena estate come noi credo, che tempo pazzo in quest'epoca in tutti i posti, in Italia stanno andando ancora al mare al Sud...nonn si capisce più niente.

Le piogge qui hanno fatto molti disastri, purtroppo come dici te con i poveri di sempre, le vittime di sempre, ma anche le strade innondate, però in compenso pare che è stato sufficiente per migliorare la situazione dell'acqua nella città, il problema non era piccolo, stava tragico. 
Ma tu sai che la città è tanto grande che ho visto alla TV che la zona della Paulista, cioè, la mia, aveva cielo chiaro!Incredibile ma vero perchè anche io non  ho avuto pioggia forte, ed una mia amica che abita a poca distanza in linea d'aria da me, ha avuto un acquazzone che non finiva più...questa è São Paulo.

Quanto alla nonna di Giada, certo, essendo la più piccola, una ragione c'era. Io anche parteciperei con entusiasmo, mi ricordo quando andavo a carnevale nel club come mi divertivo ed anche in strada, quando ancora il carnevale era una festa veramente popolare e di strada, ci buttavamo acqua addosso, ballavamo le famose marcie carnavalesche che non avevano niente a che vedere con quelle che compaiono oggi nel sambodromo, marcie ritmate, bellissime che, ancora oggi, sono le più suonate nei pochi saloni dove ancora fanno i balli. Oggi è uno spettacolo teatrale, mia madre per anni passava le notti a vederli, poi anche lei si è stancata dalla monotonia della musica e le sfilate che non finiscono mai.
Veramente non abbiamo mai avuto una maschera, a casa nostra certe feste non erano fatte alla brasiliana nè alla veneziana, ma si poteva andare come si voleva.

Non sapevo che te eri ancora italiana...credo che Silvia ed io siamo le sole italiane con la doppia nazionalità. Ma molte amiche mie anche continuano italiane e solo i mariti sono naturalizzati, anche perchè per una questione burocratica lhanno dovuto fare, io veramente l'ho fatto per decisione presa perchè a 18 anni visto che avrei vissuto qui la mia vita, ho deciso che volevo poter partecipare alla vita del paese scelto per vivere.
Non fà nessuna differenza, però moralmente mi sentivo più a casa nonostante lo sai che brasiliana non lo sarò mai.ci sono ragioni attaviche...

Un fatto curioso è stato quando, mia cognata venne da Rio, ma molti anni dopo che già stavo con Wladimir senò non avrei osato chiederlo, e commentavo con lei che quando la madre veniva da noi stava seduta nel divano, faceva una visita proprio, invece quando andava da Neyde circolava, stava come a casa sua. Certo gli anni vissuti con lei e con poi le nipoti era un fattore determinante. Ma in riassunto, quando chiesi a Denise perchè mia suocera era tanto visita dopo tanti anni, lei mi rispose: perchè sei diversa...certo non avrei approfondito.
Ma anche le figlie che stavno con noi parecchio prima di telefonare mi chiedevono il permesso, ed io a dire, ma è casa di tuo padre, non c'è bisogno di chiedere, ma niente. Alla fine ci ho rinunziato.
In verità una spiegazione forse c'è, Wladimir era molto piú europeo di me se vuoi, non sò spiegare la sottigliezza di questa questione, ma in fondo lo era, Il chè ovviamente in un certo senso se ci univa ci isolava anche un poco, non aiutava di certo. Ma, ormai sono fave contate, non credo che oggi sarebbe diverso, l'imigrazione é anche questo, non c'è come modificare.
Ma già che è un romanzo, completiamolo, ebbene, la figlia di Wladimir che vive in Olanda fino ad oggi ed ha tirato sù due figlie lì, suoceri olandesi, ebbene, Marta mi diceva quel che ha sofferto in piu di 20 anni lì, conoscendo perfettamente la lingua difficilissima ma che ha studiato con affinco, ora lei mi capisce e mi dice sempre che le sue amiche in Olanda sono...brasiliane. Non riesce ad essere olandese anche con marito tale. E non è questione di valigia di cartone, la cosa é molto più profonda che questo.

Ahaha, ora vi lascioo riposare, un bacione e spero che finisca la pioggia ed il freddo da voi e che continui da noi, ne abbiamo ancora molto ma molto bisogno.

Anna 

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