quanto avete scritto,,,

Titty, sono contenta che hai visite, sei la più sociale di tutto il gruppo, hai sempre visite ed immaggino sia moltissimo piacevole. E tu anche lo devi essere.   Adriana, sono d'accordo con tutto quanto dici, incluso sul bene che provoca lo sport sui giovani, e non solo.Anche qui è successo così quando abbiamo avuto il nostro tennista in grande forma e vincitore di vari campionati. Ora si è ritirato, ma ha sempre una scuola di tennis nel Sud dove abita.   Gaetana, quanto dici dell'Australia era, appunto, quello che mi risultava, poi sono andata su google ieri e ne ho avuto la conferma.   Lucia, ho letto, come al solito attentamente quanto hai scritto, e mi si è accesa una lampadina. Sai, credo che ho scoperto almeno una piccola ragione dei miei problema di comunicazione, ed il perchè mi trovo in tanti pasticci, e non capisco mai il perchè.Certo non spiega tutto, ci sono altre ragioni, ma questa è una. Quando nel mio testo io dico che non sono morbosa....non è perché mi hai detto che lo sono nel tuo testo, è semplicemtne perché voglio dire che non bisogna essere una persona morbosa per.... Quando nel mio testo dico a te, di scrivere la tua storia....non dico a te di scrivere la tua storia, dico, se ognuno scrivesse la sua storia....   E qui stà il nocciolo della questione, non sò scrivere in modo impersonale, parlo sempre dirigendomi a qualcuno o parlando in prima persona. Il chè dà sempre l'impressione che stò ribadendo qualcosa o volendo imporre qualcosa. E niente di più sbagliato. Non sò se é una questione di scritta proprio,di grammatica, non lo sò, probabilmente mancanza di conoscenza della lingua che non mi permette generalizzare. Se lo faccio dovrei sempre dire: se uno...il chè non sò se sarebbe corretto, ma certamente sarebbe più chiaro. Quasi tutto quello che scrivo sono riflessioni, generali, non rivolte a nessuno nè in contrario a nessuno, sono frutto di cose che mi vengono dalla lettura, e allora lo scrivo, solo questo. E neanche rispecchiano esattamente una mia vivenza, nè un mio pensiero rigido. Io, al contrario, non ho nessuna certezza, e continuamente cambio i miei punti di vista, la mia visione delle cose, della vita. Passo da un estremo all'altro dipendendo dalle circostanze, da quel momento, da quella frase...quindi, voglio dire, meno di tutto sono una persona che si possa dare al lusso di essere dogmatica, lo gradirei per dire il vero.Ma il fatto é che non lo sono.   Quanto al bambino, gli puoi desiderare sì di essere felice, che bisogna rincorrerla non credo che significhi che non si acchiappa, é che dura poco, ma se la trovi e l'acchiappi varie volte....e i racconti dei bambini sono molto molto tristi, non ne sò di una allegra, neanche cappuccetto rosso ovviamente. Il lupo gli mangia la nonna che \é una delle persone più importanti nella vita di una persona...   Non ho la minima idea se questo mi aiuta un poco per creare meno problema, ma un poco credo di sì. Quanto agli interessi, ma figurati se non la capisco la tua passione per questi argomenti, sono fascinanti, vedi? Ho detto il contrario? Volevo dire che si esauriscono in un analisi, ma non che non siano di grande valore e soddisfazione. E allora come capirei mio fratello che ha passato la vita seduto al pianoforte otto ore al giorno, in una professione necessariamente solitaria, e non certo suonando la  marcia Turca, ma ore studiando il peso di un dito su una nota, per poi fare un concerto di due ore, e poi ritornare e cominciare tutto di nuovo... Ed un pittore il quale finito il quadro si realizza per poi doversi realizzare in un altro, o forse non é così? Come vedi, dove sono le mie certezze? Le stò sempre cercando, il fatto è che ci metto in mezzo gli altri.   Un bacione Anna