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venerdì 23 luglio 2010

Riprendendo il mio tran-tran

Stasera sono al calduccio... anche se fuori la temperatura è a 5 gradi centigradi di sensazione termica. Due giorni fa ero a Chicago con una temperatura di 92 Fahrenheit (aprox. 36ºC), percio sto sentendo il freddo un po' di piu per il grande contrasto da un giorno all'altro.

Penso e ripenso a Giada, se sentirà la mia mancanza, spero di no, ma io sì, sento che lei mi manca. Mi manca tenerla in braccio e baciarle quelle braccine tenere, soffici e bianche come il latte...
I genitori non la espongono al sole perche hanno paura (per via del buco dell'ozono)............  Io non ero d'accordo su questo e su altre cose eccessivamente protettive, ma i genitori sono loro e io ho dovuto tenere per me quello che pensavo.

Tutte le mattine quando mi alzavo, lei era già bell'e pronta. Aveva preso la sua prima "bottle", cioè il biberon, e ci salutavamo, io facendole grande festa e lei facendo grandi sorrisi, poi me la prendevo in braccio e andavamo a giocare con i suoi giocattoli. Ho cantato per lei tutte le canzoncine infantili che conoscevo e che mi erano rimaste nella memoria e a lei piaceva molto ascoltarle. Le ho insegnato i primi suoni delle vocali e lei subito mi rispondeva facendo le vocine di cui gia vi ho parlato. Era cosi buffa e divertente perche sembrava che faceva lunghi discorsi con me. Un giorno Tiziano ha preso lo stick che registra e ha conservato quei momenti tanto dolci. Ora sa ridere con vero gusto quando giochiamo a nascondino facendo cu-cu' e noi ci divertiamo insieme a lei.

Ogni giorno me la vedevo con un completino diverso, ne ha centinaia e non avra il tempo per indossarli tutti perche lei cresce, quindi molti gia sono partiti per donarli ad altri bimbi. Nonostante, quando Cindy vede qualche cosa carina (e ce ne sono tantissime nei negozi da rimanere incantate) gliela compra, costano anche poco.

Ora vi parlero del Battesimo. Qualche mese fa i genitori di Giada hanno iniziato ad assistere a delle riunioni nella chiesa di San Francesco di Assisi, chiesa cattolica, dove si e`parlato del significato del battesimo, ecc.ecc. Io rimanevo a casa badando a Giada. Poi hanno fissato la data per il 18 luglio ed è iniziata l'organizzazione della riunione, che si è decisa di tenerla a casa. Il vero factotum é stata la mamma di Cindy, una donna molto speciale, creativa e piena di talento per organizzare le feste. Io ho assistito a  un paio a casa sua, nel suo giardino, e tutte le volte sono rimasta ammirata di quanti particolari è capace di curare, cominciando dai fiori, i segnaposto, la disposizione dei tavoli, le tovaglie, i palloncini, le bandierine, i piatti usa e getta con i colori assortiti, i contenitori per i cibi, specialita messicane (tacos, burritos, ecc.), barbecue, insalate varie, salse in tante salsiere strategicamente collocate, insomma, non saprei elencare tutta la varietà di cibi e tutto il resto.

Quindi la festa di Giada è stata pensata tutta da lei, dalle tovaglie ricamate, le posate d'argento, le candeline a forma di fiore, i palloncini bianchi, i portafiori e gli arrangiamenti preparati da lei con grande arte, i vassoi in silverplate per sostenere i piatti usa e getta e il bicchiere, i tovaglioli in cestini appropriati, i contenitori per mantenere al caldo le vivande, l'angolo delle bibite, dalla sangria alla birra, alle bibite senza alcol, ecc. i give-away, cioè il ricordino che noi in Argentina chiamiamo souvenir (anche questi preparati da lei). Ovviamente Cindy e sua sorella hanno contribuito, e anche io (ho preparato 80 empanadas, molto apprezzate dagli invitati),  ma lei, Flory, è stata la vera artefice.

La chiesa era molto grande ed entrando si vedevano cinque file di banchi disposti a raggiera. Mai visti cosi, ma molto belli e funzionali. Quel giorno si battezzavano 5 bimbi, percio ogni famiglia si è sistemata in una di queste file di banchi. Il prete, ha letto un grande libro e poi è andato da ogni bimbo, gli ha sistemato una specie di bavaglio sul petto dove si leggeva Baptized in Christ e ha pronunciato le frasi di rito, li ha unti con un olio e infine, dopo quasi una mezz'ora di discorsi, i padrini si sono avvicinati alla pila battesimale e hanno ricevuto una candela accesa, poi i genitori si sono avvicinati con i loro bimbi e il prete ha versato l'acqua battesimale sulla loro testolina. Giada non ha pianto, ha osservato tutto con molta curiosità, ma poi a un certo punto si è addormentata dolcemente.

Il regalo del padrino è stato un braccialetto in oro bianco, con una piastrina dove sono incisi la data del battesimo e il nome di Giada e sul puntino della i c'è un piccolo brillantino. Il braccialetto si puo' vedere nella foto dove Giada mi sta dando un bacio.

Le foto sono un discorso a parte. Ogni famiglia aveva le nonne con le digitali,  oppure gli zii, o qualcun altro, che continuamente scattavano foto spostandosi come se fossero calabroni intorno al prete per riprendere ogni momento della cerimonia. Il fratello di Cindy ne ha scattate moltissime anche lui. Poi a casa ne abbiamo fatte ancora delle altre, piu di 270 foto! Certo con la digitale è molto facile arrivare a queste cifre. Basta cliccare.

Ho notato che adesso non sono piu il padrino e la madrina a sostenere il bimbo che si battezza, ma lo sostengono i genitori. Io mi ricordo che molti anni fa, l'usanza era che la madrina e il padrino avevano in braccio il bimbo perche erano loro che sarebbero stati i suoi tutori spirituali. Sembra che ora sia cambiata l'abitudine. Io da giovane sono stata madrina della figlia di un mio cugino, ed ero io a sostenerla mentre riceveva il battesimo. Allego una testimonianza... hihi!


Ho approfittato per salutare prima di partire, molti degli amici che erano presenti alla festa, ma il lunedi ho avuto ancora da fare qualche visita di commiato e un invito a cena. Il martedi mattina le valige erano tutte pronte vicino all'ingresso, percio verso le 11 siamo partiti per l'aeroporto, ma fino a quell'ora ho avuto in braccio Giada che alla fine si è addormentata e l'ho tenuta con me fino all'ultimo. Poi l`ho consegnata a Cindy e ci siamo abbracciate con le lacrime agli occhi.

Ecco la cronaca degli ultimi giorni a Chicago.
Ora ho ripreso le mie abitudini, i miei orari, la mia tranquillità e la mia solitudine e se da una parte tutto questo riconforta, perche sono le cose consuete, dall'altra mi manca la dolcezza di Giada, di mio figlio, della famiglia. Ma ben sappiamo che nella vita non si puo avere tutto.

Spero di non aver esagerato con il mio racconto.
Lucia

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