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venerdì 3 dicembre 2010

Salve a tutte!

Sono venuta al computer, e di conseguenza al terrazzo, con l'idea precisa di vedere se Titty aveva scritto qualcosa, se si era affacciata se pur minimamente, ma siccome così non è stato, ho deciso di telefonarla perche volevo assolutamente sue notizie. L'ho trovata mentre stava preparando un patè de fois da portare a una riunione a cui lei partecipa sempre, alla Dorothea House. Abbiamo fatto una bella chiacchieratina e sono contenta di averla sentito benissimo e che tutto è nella norma.

Amparo, se qua c'è qualcosa di spumeggiante, quella sei tu! Mamma mia quanto scrivi, anche più di Anna. Io pure scrivo parecchio, ma sembra molto di più,  perchè uso il carattere di scrittura grande, ma in sostanza non è molto quello che vi racconto.

Vedo che sei una donna decisa e niente ti ferma quando c'è da fare cambiamenti. Hai spiegato che ti ci sono voluti 3 anni per finire con la tua vita di coppia e che hai fatto il lutto (non duello, perchè se in spagnolo la parola duelo vale sia per lutto che per un duello fra due persone che si battono, in italiano c'è una parola per ognuna di queste due situazioni). Scusami la precisazione, non voglio fare la maestrina, ma penso che quando si può dare una mano, non mi tiro indietro, anche se posso sembrare pedante. Tu mi scusi, vero?

Bellissime le foto che hai mandato: un bel grappoletto di donne tutte in forma! Sfido io! Con le massacranti attività che fate dall'alba fino all'ora di colazione, il risultato non può essere altro! Brave! Complimenti! Magari fossi capace io di fare una routine come la vostra! Embe'... la conseguenza si vede guardandomi...
Bellissimo anche quell'enorme albero di... mimose? Oppure è un tiglio?

In quanto alla Vida es un Carnaval, (que las penas se van cantando, ohohoho!) anche noi conosciamo Celia Cruz. E' venuta a Buenos Aires e ha cantato e ballato con le sue enormi gonne cubane e dei tacchi vertiginosi nonostante la sua veneranda età di 80 e passa!!! :-) Ormai ci ha lasciati da qualche anno... Straordinaria Celia!!!

Cara Claudia, vedo che anche tu, come Amparo, come Vittoira, come me, e come tante donne, rimaniamo attaccate ai vestiti che a suo tempo abbiamo amato e anche quando non ci servono più, non vogliamo disfarcene...

Anche tu pensando che potresti entrarci dentro con la speranza di un dimagrimento... Ma questo lascialo a me che mi ritrovo con il 50% in più del mio peso da ragazza, ma tu che se un filino, non so immaginare come eri quando entravi nei vestiti di cui senti nostalgia e non vuoi buttare o regalare...

Non c'è niente da fare, abbiamo sempre il sogno di poterli usare un giorno... Beh, io in verità ne ho pochissimi, perche come sapete, con i miei spostamenti intercontinentali, mi dovevo sbarazzare di molta parte della "zavorra", (el lastre) per poter viaggiare più leggera, ma comunque nell'arco della vita si accumulano sempre tante di quelle cose, nonostante si lascino per strada buona parte di quello che, poi, ti resterà solo nella memoria e nel cuore...
E' inutile, sempre ci sarà da buttare o regalare. Solo dobbiamo avere il coraggio! :-)

Quando stavo a  Milano con Letizia, periodicamente passavano delle persone che lasciavano sulla porta dei grandi sacchi di plastica per metterci dentro la roba in disuso di una casa. Poi passavano in un giorno prestabilito e ritiravano i sacchi pieni. Sempre a Milano,  nelle strade, in luoghi appositi, ci sono dei contenitori gialli, dove la gente porta i vestiti e tutti gli indumenti e scarpe che non usa più, che poi vengono raccolti da organizzazioni e danno loro un destino, sicuramente vanno ai poveri che sempre ce ne sono...

Accompagnavo spesso Letizia che caricava in macchina diverse borse piene di tantissime e BELLISSIME cose che lei non usava nel giro di poco tempo... e a me dispiaceva da morire da quanto erano belle e nuove e dicevo: "Lascia qualcosa che io le porto in Argentina!" Certamente non era per usarle io, perche le nostre taglie sono alle antipodi! Ma pensavo a tante persone di qua a cui potevo dare una piccola gioia regalando dei capi tanto belli e anche firmati! Ma come facevo? Le mie valigie già straripavano per conto mio, figuratevi se portavo magliette e jeans e scarpe a Buenos Aires per persone a cui avrei potuto regalare queste cose...

Ma questo è il mondo attuale... consumismo, consumismo, consumismo.... Ora Lety si è fermata un po', perche prima era proprio una compratrice compulsiva,  ma lo stesso ha tanta di quella roba che continua a comprare, anche se meno di prima...

A questo punto mi fermo, perche fra i lunghi post di Amparo, di Anna, di Silvia (che manca da un po') e i miei... certamente e con molta ragione potrete lamentarvi che c'è molto da leggere. Perciò non vi rimane che organizzarvi e destinare un bel po' di tempo per la lettura.

Vi saluto e a dopo
Lucia



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