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sabato 30 novembre 2013

Marta cara

No, non voler vincere la lotteria, la tua felicità farebbe l'infelicita di chi l'avrebbe vinto se non la vincessi te. No, i soldi non portano la felicità, solo aiutano a cercare di andargli incontro senza trovarla lo stesso.La salute é molto più importante.

Quanto a questa conversazione dei figli,io francamente fino ad oggi sono indecisa se avrei voluto averne almeno uno, visto che ne volevo dodici.Ed il dubbio è una costante. Certo il fatto di averne avute attorno quattro di Wladimir mi ha aiutato a capirne tutte le problematiche che sorgono, quindi in un certo senso forse comunque ero ferma in non volerne. Sono una grande allegria, ma non ce n'è una uguale all'ltra, non è facile attraversare con loro le varie fasi. 
Ora poi, con un nipote che ne ha quattro con 4 anni di differenza fra le tre più grandi, non si esce mai dalla pré e adolescenza, ne esce una ne entra un altra e a volte la prima neanche ne è uscita ancora...
Non è facile...quindi in fondo la vita mi ha messo davanti già una conoscenza che non possoo ignorare.

Alle volte penso se l'avessi come sarebbe, dove sarebbe, che tipo sarebbe...non ho la minima idea, posso idealizzare, ma chi me lo dice, appunto, lo posso fare perchè non l'ho. Non sò neanche se sarei stata una buona madre, minima idea, non sò se mi sarebbe vicino, se avessimo differenze caratteriali molto grandi, se sarebbe stato come il padre...
Se poi allargo con i miei nipoti adottivi...che ho seguito da quando sono nati, ebbene, le situazioni sono così variate che non potrei immagginare fra tutte quale sarebbe la mia, e molte si, mi piacerebbe, la maggioranza avrei problema.Da ciò che sento e vedo.

Comunque, questi sono pensieri che poche del nostro gruppo possono fare, certamente sarebbe bellissimo, non sò, vano pensare.

baci
Anna




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