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lunedì 31 marzo 2014

* il monumento a Colombo e altro.... *

Riprendendo il discorso sul monumento a Cristoforo Colombo, ricorderete che ne abbiamo parlato, vi posso confermare con grande dispiacere che il monumento sara' sistemato in un altro posto della citta'. 

Ancora non si sa dove, peró ho sentito il Sig.Macri, sindaco della cittá, intervistato alla televisione,  dicendo che per fare onore alla sua volontá di dialogo e pur di non arrivare allo scontro con la decisione della presidente, ha accettato il trasloco in un altro posto della cittá dove abbia migliore visibilita' "essendo che dove stava NON era un posto in cui lo si vedeva molto"... 

Incredibile dichiarazione, perche' il posto dov'era sistemato era a 20 metri dalla casa di governo, dove invece sara' collocato il monumento alla guerrigliera dell'epoca coloniale, Juana Azurduy. Non dimentichiamo che la presidente "vanta" presunti trascorsi rivoluzionari in gioventu'...e questo porta a una facile comprensione delle sue vanesie motivazioni per sostituire la statua di Cristoforo Colombo. 

Se poi aggiungiamo il commento del suo amico Chávez che pronunció durante una visita a Buenos Aires additando Colombo da una delle finestre della  Casa Rosada, dicendo appunto: " E questo che ci fa qui? Devi rimuoverlo!"...si arriva a capire meglio cosa ha spinto a Cristina Fernandez a questa decisione che a molti é sembrata, a dir poco, un vero capriccio.

 E continuando con il processo alla storia, rileggendola in chiave attuale, cioé rivendicando i diritti dei popoli originari, c'e' un altro monumento che sara' rimosso prossimamente. 

Si tratta di quello del General Julio Argentino Roca, che si trova in questo momento anche lui sistemato in zona centrale, di fronte al palazzo della Legislatura, aggredito permanentemente con il lancio di barattoli di pittura rossa, dai suoi detrattori e con scritte infamanti sul marmo accusandolo di assassino. Al suo posto verra' installata la statua dal soggetto generico: "la mujer de los pueblos originarios" (la donna dei popoli originari). 
Ancora mi viene in mente che la nostra presidente e' donna...

Per la realizzazione di questa opera, c'e' una campagna di raccolta di bronzo, chiedendo alla gente di donare le chiavi che non usa piu'. Al momento si e' raccolto quasi il 90% del materiale necessario. L'artista che lo realizzera' e' gia' stato contrattato.

Bisogna sapere che il Generale Roca 'e stato incriminato al pari di Colombo. Ambedue hanno la colpa di aver "infierito" contro gli indigeni. 

Nel caso del General Roca c'e' un certo fondamento visto che nel 1880 circa,  e' stato l'autore della "Campagna del deserto", guerra che si e' svolta contro gli indigeni per togliere loro le terre, ma nel caso di Colombo non ci sono fondamenti, se non quello generico di essere un "genocida".

Continuando con i monumenti e a proposito del degrado in cui sta sprofondando la nostra citta' ho fatto delle fotografie che mostrano appunto il degrado che ha colpito il magnifico Parque Lezama.

Giorni fa ho portato la mia digitale per fotografare alcuni degli scempi che indisturbatamente si compiono in qualsiasi posto della città, ma in questo parco c'è un concentrato di trascuratezza e abbandono che potrete apprezzare nelle foto.

Guardate in che stato di distruzione si trova questo monumento, regalato dalla città di Montevido alla città di Buenos Aires. Un'ala è completamente spezzata e questa situazione non ha avuto da parte del governo nessuna attenzione, perchè ormai da molto tempo si trova in queste condizioni.


Qui sotto potrete osservare, oltre ai "graffiti" sulla colonna, le condizioni in cui si trova la vasca che dovrebbe essere piena di acqua e invece è un immondezzaio. Sul fronte si puo' leggere: "ALLA CITTÀ DI BUENOS AIRES, MONTEVIDEO OFFRE FRATERNAMENTE".




Girando lo sguardo, vedo un bellissimo tempietto che, affinche' fosse rispettato, a suo tempo fu recintato con l'inferriata, ma nonostante ciò, non si è salvato dall'intrusione di gente che dorme per strada e, non si sa come, hanno oltrepassato l'inferriata e hanno sistemato una specie di tenda, con teloni di plastica e cartoni e lì abitano indisturbati, appendendo i loro stracci ad asciugare al sole...




Qui sotto si puo vedere il Museo Historico Nacional, dove sulla destra c'è un altro accampamento con relativo accumulo di stracci.



Qui sotto si puo' vedere più da vicino.


Su un altro fianco del museo, un'altro accampamento, una vera tenda da campeggio, ma corredato da altri oggetti e stracci.



Qui si vede il monumento donato dagli italiani negli anni '30 con la lupa romana. 
Da sempre depredato dai vandali, è stato finalmente recintato, ma questo non ha impedito la rovina.....
In questa foto si puo' vedere che uno dei gemelli è stato rubato per vendere il bronzo ai ricettatori...Tutti e due i gemelli erano giá stati rubati in precedenza.

Qui sotto c'era un'enorme targa di bronzo dove si leggeva che il monumento era stato donato negli anni '30 dagli italiani emigrati in Argentina, in omaggio alla città... anche questa rubata dai ladri di bronzo...


 Questo era un bellissimo anfiteatro. Il rettangolo che si vede in cemento, in passato era un'enorme vasca, nel cui centro, in mezzo all'acqua,  c'era la statua di una sirena... E' stata tolta e hanno pavimentato al posto della vasca per permettere i concerti e all'orchestra di sistemarsi nel bel mezzo.



Nei dintorni ci sono tanti tavolini con sedili in cemento. I piani dei tavoli sono fatti a scacchiera per giocare a dame o a scacchi... anche questi si vedono molto deteriorati...



Nelle scalinate si possono leggere le scritte: "Il parco è dei bambini, non del cemento" e altre scritte che rivendicano una migliore distribuzione della ricchezza...


Qui sotto ancora un'altra scritta: "Vogliamo un parco senza inferriate, nè videocamere, nè polizia, basta con il controllo (kontrol)"...


 Un'altra scritta: "Senza il potere popolare, non c'è giustizia sociale"...


Qui, il cartello di ingresso all'anfiteatro. No comment...



 Qua sotto si vede il monumento a Juan de Garay, uno dei fondatori della città di Buenos Aires. Il monumento è molto rovinato. Le inferriate sono state strappate in parte... si puo' vedere come la recinzione sia stata rimediata con una rete metallica e dei pali di legno...Sul frontispizio davanti a Garay, c'era una grande targa di bronzo, anche questa sottratta da ignoti...

 Penso che con questa serie di fotografie possiate farvi un'idea di quanto sia degradato questo bellissimo Parco.

 Altri posti della città si trovano, alcuni in migliori condizioni, altri in peggiori, ma nonostante tutto, la nostra città conserva sempre il suo fascino e molti turisti continuano ad ammirarla. Speriamo che un un giorno torni ad essere splendida, pulita e accogliente, come lo è stata in altri tempi...

Oggi, grazie ai governi chiamati progressisti, che predicano "l'inclusione sociale" , si è arrivati a questo punto, dove di inclusione non si vede neanche l'ombra, ma al suo posto c'è soltanto un permissivismo e un assitenzialismo che hanno prodotto una società pigra e svogliata, sempre più povera e senza educazione, con un incessante aumento di barboni che dormono per strada, con più delinquenza e insicurezza e con una crescita continua di agglomerati urbani di emergenza (villas miseria) che invadono sempre di più ogni spazio libero della città.

Questi sono i tempi e i modi del terzo millennio...

Lucia

PS: É  inutile ricordarvi  di cliccare sulle foto per ingrandirle, vero?






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