Il sabato delle ultime settimane l'ho dedicato al cinema. Vi ho raccontato che ho visto il film AGOSTO e PHILOMENA. Avevo detto che ve ne avrei parlato, ma per oggi solo racconterò cosa mi è sembrato il film LA GRANDE BELLEZZA che dal 20 febbraio si puo' vedere in molte sale cinematografiche argentine.
Ieri, finamente ho deciso di andare a vedere questo film che è stato candidato al premio Oscar come miglior film straniero. Stasera sapremo se vincerà.
Come succede con ogni film le opinioni sulla sua validità sono diverse, e io a priori sentivo un certo rifiuto all'idea di andare a vederlo perchè avevo sentito dire che non faceva un favore all'Italia perchè mostrava molti suoi difetti, insomma metteva in pubblico i suoi panni sporchi. E io trovo disdicevole questo sport nazionale italiano...
Invece ho trovato che è un film che parla di argomenti universali, parla dell'inconsistenza di un certo tipo di umanità che si trova a vivere una mondanità vuota e senza senso, ma che certamente non è solo italiana. Solo che in questo caso viene mostrata in uno scenario di GRANDE BELLEZZA qual'è la città di Roma.
Guardando le immagini ho pensato che Roma è tanto bella che non sembra vera...
Il film vuole mostrare quella parte dell'umanità che cerca di stordirsi vivendo una vita vuota di contenuti e focalizza alcune situazioni specifiche attraverso delle metafore molto significative: L'inconsistenza di alcuni rappresentanti della religione (un cardinale che solo parla di ricette culinarie), quella dell'arte moderna (la bambina che crea delle banali opere d'arte fatte attraverso l'incidentalità, in contrasto con una meravigliosa opera di Raffaello, la Fornarina), l'inconsistenza del dolore di un lutto, dove primeggia una superficiale teatralità, l'uso e abuso del botox da parte di tutte le fasce sociali, il grande commercio che se ne fa, la schiavitù dell'apparenza, e tanto altro...
L'attore Toni Servillo è perfetto, ha il viso giusto, le espressioni perfette: anche solo con il leggero movimento di un sopracciglio può raccontare con ironia il suo pensiero.
Carlo Verdone, ci dá la chiave del film: Per lui (e penso per tutti) l'unica cosa valida è il ritorno alle origini, al paesello natio, all'essenzialità, fuggendo da quella Roma frenetica e senza senso. E si conclude con il riferimento alle radici, in una frase pronunciata dalla vecchissima suora... Le radici sono importanti, dice.
E io penso che le radici sono la verità di quello che siamo.
E io penso che le radici sono la verità di quello che siamo.
Ecco cosa mi ha fatto pensare il film LA GRANDE BELLEZZA.
Se questo film merita l'Oscar, non lo so, ma sicuramente è un bel film.
Buona domenica a tutti
Lucia
Buona domenica a tutti
Lucia
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