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giovedì 17 aprile 2014

* scrivere e leggere *

Cara Anna, scusami se non ho fatto riferimento alle tue doti di "tecnico tuttofare" ahahahaaa! Succede che é un post che é rimasto un po' indietro e l'occasione ormai me la ero persa. Certo che sei brava! Complimenti!

In quanto al mio post sullo scrivere in italiano, penso che oltre a saper scrivere, bisogna anche saper leggere. Non ho detto che la gente non possa esprimersi, ma se non si conosce bene una lingua é  meglio farlo in quella che meglio si sa. Nel caso di cui ho parlato, era meglio se la persona avesse scritto in argentino che sicuramente lo conoscerá meglio.
E' come se io volessi scrivere un libro in inglese... il risultato sarebbe abbastanza povero, per non dire inaccettabile.

E in quanto al terrazzo, ho precisato bene che non era il  nostro caso, perché qui non abbiamo esigenze di correttezza che invece sono indispensabili nella pubblicazione di un  libro. Perció le case editrici hanno i correttori e gli editori, proprio perché non si puó pubblicare un libro in una lingua non corretta. Sarebbe l'accettazione dell'opposto di quel che significa un libro: Un libro insegna, perció fa cultura.

Scusa se ho usato la parola "pedissequamente", ma ho pensato che non c'era bisogno di andare a cercarla nel vocabolario, tanto nel contesto si capisce quello che vuol dire. In quanto al tuo italiano, ti esprimi molto correttamente visto che fin da piccolissima lo hai sempre parlato.

Ma voglio lasciare in chiaro che non é la mia intenzione giudicare l'italiano, poco o molto, che gli  emigranti sono stati capaci di conservare, bensí la pretesa di scrivere un libro in una lingua che si conosce poco, che nel privato nessuno puo' vietare, ma non mi sembra il caso di pubblicare.

In quanto al successo del libro, cara Titty,  tutto puo'.... succedere! Ma penso che in questo caso non e´una questione di coraggio, come hai detto tu, bensí di incoscienza.

Mi dispiace non essere stata interpretata, ma la prossima volta mi guarderó di scrivere su argomenti complicati e cercheró  argomenti piú semplici.

Spero che nessuna di voi si senta giudicata dal mio scritto e ripeto: IL TERRAZZO E' UN POSTO DOVE VENIAMO PER COMUNICARCI, E NON PER FARE LETTERATURA.
Comunque chiedo scusa se ho sbagliato. 

Lucia

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