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giovedì 20 gennaio 2011

CITTÀ DI BUENOS AIRES...

Cara Lucia:
Sin da piccola andavo a Buenos Aires in treno, fino alla stazione "Once", perché le sorelle del mio papà vivevano là.
Già adolescente ,durante le vacanze estive io rimanevo  un mese a casa di le mie  zie, nel quartiere "Núñez", vicino alla corsa "Cabildo", un luogo molto piacevole...
Quando mi sono sposata ( 39 anni fa) ho cominciato a prendere l'autobus fino a Liniers, dato che le mie cugine abitano a Villa Pueyrredón, Villa Urquiza, Caballito,  tutti quartieri bellissimi.
Ma adesso ha avuto un cambiamento notevole nella città di Baires, soprattutto nella gente, la pulizia, il traffico, l' insicurezza...e col passare degli anni anch'io ho cambiato le mie abitudini.
Essendo nata e cresciuta in una piccola città ( 70.000 abitanti), situata nel cuore della campagna fertile, "la 
pampa húmeda", tu devi capire le mie sensazioni di disagi, di paura quando ne devo percorrere le  sue strade...mai prendo un "colectivo", nemmeno il subte, soltanto un radio-taxi, mi allontano dell'affollamento, proprio, proprio sembro "una pajuerana" ( vuol dire che la persona vive in un paesello)
Perciò il viaggio avventuroso che ho fatto per incontrare Francesca, come tu dici, ne è valsa la pena, pensi che ho preso un bus di ritorno alle 22,00 , e sono arrivata a casa mia all'una di notte, però tanto felice ed emozionata di aver avuto la possibilità di conoscere a Francesca di persona!!!
Mi dispiace, ma io non le ho regalato il vestito turquesa, se l' ha portato Maria Rosa Caporossi, da Punta Alta. (Lucia, rifai il test , per piacere)
Io l'ho regalato una catena ed un bracialetto artigianale, fatto di cuoio intrecciato ed argento.
Che bel imbroglio ho suscitato con le mie domande sulla nascita di questo terrazzo!!!! mi scusi, ma è un luogo molto appropriato per fare una chiacchierata fra amiche...GRAZIE MARIA ROSA C!!!
Un bacione a tutte, Marta.
 
 

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