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martedì 12 luglio 2011

* la ragione di ogni cosa *

Anna dice: "per caso non passiamo la vita a voler essere voluti bene ed essere piacevoli per gli altri? Ed anche quando facciamo un opera d'arte, non la facciamo affichè sia apprezzata? "

Sono d'accordo con te, Anna, e aggiungo che ogni attività umana riceve la spinta da due condizioni irrinunciabili: l'amore e il potere.
Credo che tutti gli esseri umani (o quasi tutti) desiderano piacere ed essere amati ed essere approvati, e tutti gli esseri umani (o quasi tutti) desiderano avere potere, sia economico sia politico (ovviamente avendo il potere politico si ha anche il potere economico). Tutte le attività umane mirano a raggiungere lo scopo di piacere ed essere accettati, ammirati, amati. Fin qui, credo che siamo tutte d'accordo. Invece non posso giustificare in nome di ancestrali culture, alcune mostruosità molto ben descritte da Silvia e che ovviamente tutte conosciamo.

Come potremmo accettare l'infibulazione (mutilazione genitale per eliminare il piacere sessuale nelle donne) che praticano molti popoli africani? Come potremmo accettare il burka, cioè un carcere ambulante, in nome della religione islamica? Come potremmo accettare che le povere donne ebree sposate a un marito ortodosso, credo che siano proprio i rabbini,  debbano depilarsi interamente il corpo, da capo a piedi, perche la religione così lo richiede, per poi dover usare una parrucca per stare in società? Come accettare che una bimba di 7 anni venisse (ora non più grazie al cielo!) torturata con il bendaggio dei piedi, con conseguente rottura delle dita piccole che si piegavano nell'incavo dell'arco e dovevano imparare a camminare solo sull'alluce (il dito grosso), anche lui represso fino a diventare un piede di 10 cm. in una donna adulta? Possiamo giustificare tutto questo in nome della cultura???

Come ben dice Silvia, tutto è accettabile se la persona ne è convinta, ma MAI se è oggetto di coercizione!

Oggi siamo circondati da giovanissimi e non tanto giovani, che anche loro aggrediscono il loro corpo con i tatuaggi e con il piercing. Non c'è cosa più riprovevole che mettersi un piercing sulla lingua, sull'ombelico, sui capezzoli e su luoghi ancora più reconditi... sì, lì! Per me sono cose raccapriccianti, ma niente si può eccepire perchè nessuno impone loro di infierire sul loro corpo con queste aberrazioni visto che sono scelte volontarie.

Silvia, sono rimasta davvero colpita da quello che hai detto sul cannibalismo della comunione cattolica! E' veramente una interpretazione di grande impatto. Io ho sempre pensato che nella religione cattolica, la morte di Gesù sulla croce, era una forma eufemistica di ripetere i sacrifici umani di antichissime religioni sanguinarie, dove si sacrificavano giovani vittime sugli altari degli dei. Quando è stata ideata o scritta la Bibbia, hanno ripetuto questo rito, ma in chiave diversa, cioè non per pacificare le ire degli dei pagani, come avveniva appunto nelle religioni pre-cristiane, ma il sacrificio di Cristo è stato rivisto come pegno per la salvezza degli altri essere umani mortali e peccatori.....
Insomma, la crudeltà è sempre stata legata alle attività umane, sia in chiave divina, sia in chiave assolutamente
terrena.

Chiudo ripetendo quello che ha detto Silvia , secondo la quale ciò che salverá il mondo sarà il rispetto individuale e che le scelte dei costumi sociali e religiosi vengano osservati e seguiti da chi ne ha la convinzione, ma MAI dietro imposizione altrui.


Lucia

PS: Sì, Silvia, Botero è il pittore e scultore colombiano di figure estremamente grasse, obese. Ha comprato una grande tenuta in Toscana, dove svolge il suo lavoro. A Montecarlo (Monaco) ci sono diverse sculture di Botero. Anche a Buenos Aires abbiamo una scultura molto importante nel parco Thays.

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