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venerdì 15 luglio 2011

* qualche chiarimento *

Ma cara Anna, cosa dici? Tu sei capacissima di esprimerti e lo fai molto bene secondo quello che pensi. L'italiano non è una lingua molto diversa dal portoghese, tutte e due sono lingue latine, perciò non è complicato "trasladare" (translate), tradurre i concetti. Anzi, io trovo che sai scrivere il tuo pensiero cosi come lo riesci a concepire. Ma voglio subito aggiungere che io non me la sono presa nè con te, nè con nessun' altra e mi dispiace se sembro "incisiva" che non so bene che significato gli dai a questa parola.  Se vuoi dire che sono escludente, cioè che non accetto quello che dici tu o le altre, non è così. Assolutamente no. Se ho dato l'impressione di avere troppa foga, è stato nei riguardi di Agosti, ma non nei vostri riguardi, tuo e di Silvia.

Io sono d'accordo con te su quello che dici sia di cosa succede in campagna, sia di cosa succede nelle favelas. La vita in quei luoghi non ha "eufemismi", è tale e quale, nel modo più schietto e autentico. Solo in quegli ambienti non ci sono le premure e le attenzioni che in altri ambienti si hanno per dare ai piccoli le informazioni in maniera "delicata". Lì le ricevono molto direttamente. E li capisco, essi sono a "contatto diretto" con la natura e le cose naturali più di nessuno.

Neanche ho detto che tu mi hai incolpata delle malefatte del mondo. Ho solo detto che quando si parla di tutti i mali che ci sono, molti giornali danno la colpa alla società, io non mi sento dentro la società responsabile, perchè penso che i veri responsabili sono i governi, non la società, quindi io non voglio accollarmi le colpe che non ho, anche se formo parte della società.

Poi, voglio ribadire che se scriviamo su un argomento e parliamo dal nostro punto di vista, questo non vuol dire che si prende posizione contraria a quello tuo o di qualche altra che voglia esprimere la sua opinione, se no, Anna, ripetiamo  quello che è successo in altre occasioni e anche in un altro blog che non voglio nominare, ma tu sai a quale blog mi riferisco, quello del famoso bar.

Hai sempre detto che gli argomenti impegnativi ti piacciono più dei saluti di compleanno e adesso che abbiamo affrontato uno piuttosto "pesante" ti vuoi ritirare?  Neanche voglio forzarti a rimanere se proprio non te la senti, ma ho scritto tutto questo per dirti che da parte mia non c'è nessuna presa di posizione contro di te e di nessun'altra.

Prego Silvia di prendere queste parole come se le avessi rivolte anche a lei (nel caso che anche lei si sentisse coinvolta).

Mi dispiace dover ogni volta scusarmi per le parole che scrivo, ma ripeto NON SONO MAI CONTRO DI NESSUNA. Dico solo quello che penso e aspetto che le altre dicano la sua e non la prenderò mai come qualcosa contro di me. Non è uno "scontro" di opinioni, ma uno "scambio". Questo che sia ben chiaro.

Spero di aver detto tutto.
Mi dispiace che si debba finire sempre con i soliti chiarimenti, ma spero che siano serviti, per lo meno. Se no, devo convincermi che non siamo capaci di dialogare.

Lucia

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