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domenica 24 giugno 2012

la migrazione italiana,paragoni Argentina e Brasile

Carissime:prima di tutto cara Lucia,non ti preocupare che non mi preoccupo neanche io,dico con la tazza in mano ad Anna,pure perche a casa nostra(Maranca) siamo tutti piu o meno distratti,geneticamente,mio padre prima di partire  augurava buon viaggio a chi restava,molte volte all Universitá quando io offrivo di servire il caffé(con la bottiglia termica)alcuni colleghi dicevano rapidamente"grazie,ma mi servo io " perche alcune volte macchiai i vestiti perche non mettevo bene la tazza dove usciva iil caffé....queste le cose piccoline.,Anna pare ha fatto un esposizione dei suoi bambolotti e animaletti peluche sul sofá....non so come hai fatto a vedere il sofá.... coperto da loro.Mi sono pure strabiliata quando tu hai parlato dell anno in cui siete state qui a São Paulo tu e la Maria Rosa del Vallone....da quanto tempo ci conosciamo vero?dico noi personalmente ma pure le altre virtualmente.....
Poi da tempo mi domando perche ,si parla sempre delle famiglie dal lato paterno....di cui si porta il cognome.....e il lato materno é sempre secondario,almeno quello che vedo e noto io,chi lo sá......ma é strano,perche apparteniamo a due famiglie tutti noi no?
Io non mi faccio una raggione(non mi facevo)neanche , di come mai a Buenos Ayres ci sono tante associazioni di  imigrati oriundi bene organizzate e noi qui in Brasile invece con tanti piu italiani e discendenti(molti ma molti di piu)invece,che io sappia ne abbiamo pochissime e  quasi silenziose....
Stó facendo a passo di formica ,una ricerca.....cominciando dalla semplice visualizzazzione del territorio,e delle notizie facili da capire(dico fatti concreti.)
Di concreto si chiuse ,l unico giornale(che noi ricevevamo) per italiani,in italiano che si chiamava Fanfulla......qua a São Paulo.Ma se ricordo bene,era un giornale piu di cronica sociale che altro.....sono credo 20 anni che non esiste piu che io sappia.
Una prima spiegazione secondo me,é lo spirito con cui gl italiani(e non solo) venivano in questo paese.....dico nelle prime imigrazioni sicuramente,"per fare l america"e cioé fare tanti soldi....e poi rientrare.
All inizio del 1900 difatti venivano con la valigia di cartone ,per fare soldi(é documentato)molti  parlavano solamente il dialetto,e nella casa dell Imigrante,che li ospitava qui in citta(oggi un Museo) aspettavano solamente di sapere il loro destino...e cioé,le varie fazendas di caffé ecc,dove andavano a faticare come i ciucci.Portavano oltre la valiggia,solamente le tradizioni alimentari che poi stentavano a  coltivare poiché qui i prodotti erano altri.Erano spediti in vari stati(regioni di qua) e pensate ,solo di littorale il Brasile ha ben  8000 Kilometri di estensione da sud a nord.Naturalmente  cercavano di andare in gruppi orginari della stessa terra,abruzzesi con abruzzesi,campani con campani ecc.....pure perche senó neanche si capivano tra di loro.
Quindi secondo me i diversi dialetti,incomprensibili tra di essi,sono stati i primi ostacoli.....diverso per esempio dai tedeschi,che hanno  costruito nello Stato  di Santa Catarina per esempio,vere cittá,Blumenau,Joinville e tante altre,che al contrario delle cittá portoghesi(maggioranza in /Brasile)erano stile germanico,la piazza con la chiesa non éra il centro attorno a cui cresceva la cittá,ma sí una strada.Ancora oggi si insegna e si parla il tedesco,si fa la festa della birra a ottobre,le case sono stile germanico,ecc.ecc.e cioé,portavano con sé tutte le tradizioni,,non solo alimentari( gl italiani al massimo la tarantella,esagero,ma per dire......),questo ovviamente in ci´po che riguarda le primissime leve di migrazione.
E mi fermo per ora senó mi uccidete...sniff...sniff...snifff...,un abbracio a tutte.Silvia

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