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domenica 28 aprile 2013

per tutte/ti

Cara Lucia,
Mi dispiace che ti trovi un pò giù, a volte succede, non alarmarti, inoltre già sei andata dal dottore.
Se permetti,... a me pare che  al dilla della situazione o personalita di ognuno,  al dilla della tua situazione in particolare,  non devi scontare che anche ne ha influeza  tutto l'intorno sociale che stiamo vivendo.
Peraltro, quando tu scrivi che non riesci a fare quello che dovevi fare e rimandi,...¿ non può darsi che i tuoi gusti siàno cambiati?,  e che quello che ieri ti piaceva e facevi con gusto, oggi non ti interessano più?,   ¿e che  poi sentiamo la colpa per non averlo fatto?, colpa perche tutti abbiamo come un "dettato" prestabilito di DOVER farelo? che bisogna farlo per esseri in gamba?,    che questo e che quello,  anche se lo troviamo poco  utile o interessante?., questo obbligarsi a fare sempre quello che non vogliamo fare porta al desànimo 
 A me succede,   tante volte rimando non so quante cose perche scelgo un altra.   Ad esempio sacrifico ordine nella casa per stare al compiuter,    poi rinnego che non lo ho fatto,   poi mi rimprovero dicendo che ugualmente avevo tempo per mettere in ordine.  A questo punto sento la colpa  e mi tiro giù, poi mi domando..¿ma perche non lo fai e cosi finisce questa storiella e ti senti bene?,  e mi rispondo a me stessa: PERCHE NON MI PIACE PIU FARLO,  perche non lo trovo più interessante farlo.   Alla fine scopro perche non lo faccio,  ma giuro che ancora mi sento male, perche la colpa e un diavolo che ti sta dietro con il forcone.   Ma assolutamente  non lo faccio finche mi riprenda la voglia di farlo.  Nel fratempo finche mi viene la voglia, continuo sacrificando ordine per compiuter (u altre cose che prima non facevo). 
Io ho scoperto che nella misura che passano gli anni, quello che ieri facevo con gioia, oggi non mi muove un amperimetro...,  anzi mi  tira giù, mantengo soltanto la cucina perche mi piace mangiare.
Noi donne, cuasi tutto quello che abbiamo fatto e per gli altri,  sono poche le cose che le abbiamo fatto per noi stesse, e poi quando quella situazione non ce più, sentiamo un vuoto, vuoto che dipendendo della volontà , o semplicemente delle proprie condizioni sarà riempito di nuovi interessi.
Sì sa che tutto questo dentro dei limiti, alcune cose non si posso rimandare.
Spero di cuore cara Lucia che ti passi presto!
Grazie del commento che hai fatto in PF, sei stata molto gentile 

Cara Ivanna.
Lamento quello brutto periodo che hai passato, non lo conoscevo cosi al dettaglio, per fortuna hai incontrato la strada per superarlo, sempre ti ricordo con tanto affetto.


Maria Rosa
Grazie della risposta, un paesaggio  meraviglioso e la foto stupenda !..pensavo che Gallarete era  più nel centro Nord.

Anna, neanche io conoscevo il crodino, non avevo la minima idea di cosa fosse. 
Non posso credere che il salario minimo nel Brasile,  fosse di 600 reales o reais?..roba di pazzi!..e la gente non protesta?..Facendo la relazioni con i prezzi dei cibi che hai messo, non ce la facciano proprio.  ¿E questo e il progressimo?. Qui in Argentina la pensione minima e di 2160 pesos e il salario minimo e un po di più.  Facendo la relazione con i cibi, un kilo di carne di qualità ad esempio le bisteche  66 pesos, poi ce ne sono pezzi più scarti , e oltri  più selezionati che costano di più,.... 1litro di late fra i 6 o 8 pesi (busta di plastica), cartone più caro, la fruta e verduri carissimi, come pure i prodotti di pulizia. Nemeno ti dico i costi della amministrazione di un edificio dove si vive, in più il cavo, piu internet, luce e gas. E se hai una medicina prepaga, non meno di 1.000 pesos per la categoria più bassa. Manca poco per essere nel forno.

Nicola, mi hai fatto ridere tantissimo

Bene un abbraccio a tutti 

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