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martedì 30 aprile 2013

* Siiiiii !!! *

Bravissima, Marta! Hai trovato proprio l'immagine giusta, con il testo della canzoncina! E me la ricordavo perfettamente! Ahahaha!!!

Però, come sono cambiati i tempi! Il tuo ricordo della televisione mi ha portata a ricordare che appena un anno dopo arrivai dall'Italia e il primo televisore che vidi fu uno che stava all'ingresso di un bar che si chiamava Il Piave! Sicuramente il padrone era un italiano e che  per attirare i clienti lo aveva sistemato lì... Quando io ci passavo davanti, appena una ragazzina, mi fermavo un po' sul marciapiede a guardare cosa succedeva sullo schermo in bianco e nero... e già che ci sono con l'evocazione di quegli anni, anche il pane era nero... e la pasta... 
Non era un buon momento per il governo peronista di allora... e anche se la mia famiglia pensava che mio padre aveva fatto uno sbaglio emigrando in Argentina, piano piano ci adattammo e superammo le difficoltà generali e particolari del momento. Con gli anni, noi figli crescevamo e il Paese anche, ma rimane sempre un interrogante come quello che si è posto Anna in un suo post recente, come quello che si pone mia sorella (io non tanto), domandandosi come sarebbe stata la nostra vita se fossimo rimasti in Italia... Certamente saremmo stati diversi, con opportunità diverse e anche una personalità diversa... Mammamia! Chi sarei stata io? Non so immaginarmi diversa da quello che sono, ma sicuramente avrei fatto un lavoro diverso, avrei fatto studi diversi, avrei sposato un uomo diverso, avrei avuto figli diversi.... No, no, no! Non ci posso pensare!

Quello che so per certo è che per sempre siamo rimasti con il cuore diviso a metà, stare qui e voler stare là e viceversa, vivendo in uno stato di permanente, logorante nostalgia... ma d'altra parte,  avere una doppia cultura, una doppia lingua, è stato certamente un arricchimento che non avrei avuto diversamente.

E ora che con internet esiste un ponte indistruttibile e non solo con il nostro paese di origine, è inutile porsi domande senza risposte. Il mondo è andato così...

Lucia

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